Questa escursione porta in una zona ricca di tracce del passato, quando i boschi non esistevano e la zona era un alpeggio. Ci sono molte piccole costruzioni in pietra a secco, risalenti a molti decenni fa: i “casòt”, utilizzati come ricovero dai pastori, e le “casòte”, più piccole e nei pressi di un torrente, utilizzate come fresco deposito per latte e prodotti caseari.

Si parte dalla località “Belvedere” di Valmadrera ( 290m slm. Subito un cartello indicatore avvisa dei sentieri presenti in zona. Seguiamo il sentiero n°7 in direzione Sambrosera. Poco dopo, raggiunta la Cappellina del VART, la strada cementata lascia il posto al bel sentiero n°7, sempre ombreggiato. Segnavia e bolli colorati rosso-bianco-giallo su tronchi e sassi. Si sale regolarmente in un bel bosco di frassino prima, di faggio poi. Verso metà salita si arriva alla sorgente di Sambrosera, con acqua fresca e copiosa, tavoli e panche. Si procede sempre sul sentiero 7, ignorando i bivi che portano ad altre destinazioni. Il sentiero si fa ora più ripido nella seconda metà, finché si giunge alla Bocchetta di Moregge ( 1110m). Da qui il sentiero procede tranquillo, sempre ombreggiato, fino a sfociare in un prato sotto il grande edificio del rifugio SEV ( Società Escursionisti Valmadreresi, 1230m slm). Pochi metri a sinistra di questo ingresso nel prato, un cartello indica il sentiero n°4, che si stacca dal prato per tornare nel bosco. Si passa in un sentiero dapprima nel bosco, poi sotto gli sfasciumi del Corno Centrale di Canzo. In 15 minuti si giunge alla forcella Luera ( 1209m slm), e da qui in un minuto si arriva alla Croce di Vetta del Corno di Canzo Orientale. Ampio panorama dalla vetta, che spazia a 360° abbracciando il Lario Lecchese e tutte le montagne circostanti.

Per il rientro si torna alla Forcella Luera. Da qui si scende lungo il sentiero n°4 per Acqua del Fò –San Tomaso. Ripido sentiero in un bellissimo bosco di grandi faggi che, in 40 minuti, porta alla sorgente del Fò. Anche qui acqua disponibile.

Poco sotto la sorgente prenderemo il sentiero denominato “Sentiero Medievale” ( segnavia e bolli  giallo e verde). In mezz’ora si arriva al grande prato della chiesetta di S. Tomaso ( presente area ristoro).