[Sommario]
Introduzione
Novant’anni
di vita del Club Alpino di Palazzolo
sull’Oglio, novant’anni di attività in cui è stato
proposto l’alpinismo in tutte le sue forme e a tutti i livelli.
Novant’anni…
è un traguardo importante, ed essere Presidente è motivo di
soddisfazione ed orgoglio, che condivido a pieno con i
Consiglieri, impegnati con me a portare avanti la sezione, dandole
continuità, seguendo e promovendo i principi su cui si basa
l’etica e il messaggio che il Club Alpino vuole trasmettere per
una piena consapevolezza ambientale e la salvaguardia della
montagna a chiunque la frequenti.
Vogliamo
quindi festeggiare con grande entusiasmo questo anniversario
appagati del lavoro svolto e confortati sia dall’aumento del
numero dei soci sia dalla crescente frequenza di quanti
partecipano alle attività sociali.
Lo
desideriamo fare anche con questo libro, semplice ricostruzione
cronologica, in cui sono riportati
gli eventi e le attività che la nostra sezione ha vissuto
nel tempo, in ricordo di quanti sono passati prima di noi e hanno
fondato le radici di questo club nel nostro territorio Palazzolese.
Anche
per questa ragione si è riportato quanto è stato scritto dal
Maestro Gino Giudici in
occasione del 50° anniversario, completandolo con notizie
raccolte di recente (differenziate in corsivo) ed aggiungendo in
una seconda parte, la storia degli ultimi quarant’anni ed in
particolare degli ultimi venti che ho vissuto con grande intensità
in modo diretto.
In
questi novant’anni si sono avvicendati molti soci, noti e meno
noti, benestanti e non, giovani e meno giovani, ma tutti attirati
e partecipi del gusto dell’andare per monti che hanno
contribuito a rendere viva e dinamica la sezione.
In
comune avevano la grande passione per la montagna e tutto quanto
possa essa proporre: dall’alpinismo con la roccia ed il
ghiaccio, lo sci alpinismo e lo sci di fondo, l’escursionismo
impegnato fino alle passeggiate più semplici delle gite famiglia.
L’invito
particolare che rivolgo ai soci e a chiunque si avvicini al nostro
club è di andare in montagna, sia per il piacere dell’esercizio
fisico che per il piacere contemplativo, favorito da vasti scenari
naturali e solitari che
solo in montagna si possono trovare, cercando e trovando la
soddisfazione derivata dal superamento delle difficoltà correlate per ciascuno alle proprie capacità: (ricordo e
raccomando che in montagna è necessario avere coscienza dei
propri limiti), per
poter raggiungere a coronamento delle proprie fatiche la gioia del
raggiungimento della meta o della vetta.
Mediante
questo lavoro intendo augurare a tutti i soci ed al nostro
sodalizio, altri novant’anni e poi altri ancora di continuità e
con questa modesta ricostruzione storica ricordare volti e
personaggi che si sono susseguiti nel tempo (sperando di non aver
commesso gravi dimenticanze), ai quali vorrei esprimere moltissima
gratitudine, in quanto partecipando, hanno contribuito con
passione e impegno a favorire la nostra attività sociale ed
alpinistica diffondendo lo spirito e la cultura della montagna.
Rinnovo
l’augurio a tutti di continuate con rinnovato entusiasmo a
percorrere le vie dei monti.
Il Presidente
Gualtiero
Sepati
[Sommario]
Gli
albori
Pur
abituati alle montagne che sono sempre semplici nel loro splendore e
sempre modeste nella loro imperiosa maestosità, noi ci sentiamo al loro
cospetto commossi ed affascinati.
E
poiché oltre alla particolare passione e al desiderio di dominarle
raggiungendo le loro vette, occorre anche una fede ed un illuminato
amore per la Patria, che sono sempre alla base del nostro Sodalizio,
ci pare non debba essere considerato orgoglio il desiderio di rievocare
a grandi linee il nostro passato.
Novant’anni
di vita, di audaci tentativi e di vittoriose imprese, di progetti, di
speranze, di successi; novant’anni
di entusiastica passione per la montagna che hanno portato la nostra
Associazione ad un posto preminente.
Ben
pochi erano agli inizi gli animosi che affrontavano le montagne, ed
anche quei pochi erano guardati con meraviglia e quasi con compatimento,
spesso con aperta disapprovazione.
Malgrado
ciò gli amanti della montagna divennero sempre più numerosi
ricercatori di bellezze nuove, appassionati di più vasti orizzonti,
animati e spinti da quello spirito di conquista e di dominio che è in
ognuno di noi.
La
passione per la montagna inizia con la scalata del monte Bianco il 7
Agosto 1786 per merito di Michel Gabriel Paccard, medico di Chamonix.
Però solo verso il 1850 ha inizio il
vero alpinismo.
La
prima importante scalata al Monviso avviene il 12 Agosto 1863 per merito
di quattro giovani coraggiosi, tra i quali Quintino Sella, il futuro
finanziere, lo statista, il nocchiero dell’Italia nei momenti più
difficili del Risorgimento.
Quest’uomo,
malgrado l’intensa attività richiesta dalle cure politiche che lo
porterà alla tomba all’età di 57 anni nel Marzo del 1884, soleva
dedicare i suoi rari momenti di riposo alla montagna.
Nato
e cresciuto fra i monti del biellese conservò sempre per essi un vero
entusiasmo ed auspicò per primo la fondazione di un Club della montagna
del quale fu eletto per acclamazione Presidente.
La prima adunanza per l’atto costitutivo ha luogo il 23 Ottobre 1863 in
una sala del Castello del Valentino a Torino.
Presidente
dell’assemblea è il barone Fernando Perrone di S. Martino che indica
sommariamente lo scopo principale della nuova società raccogliere gli
appassionati della montagna per un reciproco scambio di informazioni, di
istruzioni, di entusiasmo propagandistico.
[Sommario]
Novant’
anni di alpinismo
Dovettero
però trascorrere cinquant’anni prima che a Palazzolo sorgesse una
Sezione del C.A.l., e ciò avvenne in maniera improvvisa e vorrei dire
strana.
Le
origini del nostro Sodalizio risalgono al
2 Settembre 1912 allorché il Presidente dello Sport Club Comm.
Giacinto Lanfranchi, nella relazione alla Assemblea dei soci, propone di
dar vita ad una Sezione del Club Alpino.
L’idea
subito favorevolmente accolta dagli appassionati alla montagna, si
concreta nella partecipazione di sette soci dello Sport Club
all’escursione nazionale “ Dal Cervino al Rosa “, tra i quali il
dottor Emilio Pangrazio, il Comm. Italo Marzoli, il Comm. Giacinto,
Gentile, Agostino e Angelo Lanfranchi, avvenuta nei giorni 20-21-22
settembre 1912.
Doveva
essere della comitiva anche Sandro Frigeni, ma proprio in quel tempo la
guerra d’Africa lo aveva chiamato lontano e da Zuara aveva mandato una
bella caricatura
rappresentante lo Sport Club Palazzolo sul Cervino, riprodotta poi nel
giornale locale L’Oglio edito a Palazzolo in data 30 Ottobre 1912.
Costoro
hanno in premio una bella targa in bronzo del Corriere della Sera.
E’ il primo passo verso la nascita del nuovo sodalizio Palazzolese.
Il
Dott. Pangrazio appoggia la proposta Lanfranchi con una lettera
entusiastica pubblicata nel giornale locale “ L’OGLIO”
e la Sezione viene regolarmente costituita con i primi venti
soci nell’Assemblea del 31 Gennaio 1913 nella quale è nominato per
acclamazione primo Presidente il Dott. Emilio Pangrazio.
Riportiamo questo scritto a cura di G. Lanfranchi come
ricostruzione storica diretta, richiesta in occasione
del 50° anniversario del Sig. Alessandro Frigeni.
[Sommario]
COME
E’ NATA LA SEZIONE PALAZZOLESE DEL CLUB ALPINO ITALIANO
La
fondazione della sezione Palazzolese del CLUB ALPINO ITALIANO, è
legata ad una vecchia società sportiva locale: lo SPORT CLUB. Nel
1912 infatti, il sottoscritto, allora presidente di questo CLUB,
in un’assemblea del 12 settembre, annunciava che dati gli ottimi
risultati ottenuti con la costituzione delle sezioni Palazzolesi
del “Fortior Podistico”, dell’ ”Audax Ciclistico”, nonché
della “Lega Aerea Nazionale”, vi era in programma la
fondazione di una sezione del Club Alpino Italiano. Anzi le
pratiche erano già a buon punto e vi era solo da decidere se
questa sezione anziché essere aggregata a quella di Brescia i di
Bergamo, poteva essere autonoma; tutto dipendeva dal numero degli
aderenti che si potevano raccogliere in luogo, ma comunque se ne
sarebbe riparlato e si sarebbe deciso qualcosa dopo l’esito
dell’escursione nazionale “Dal Cervino al Rosa”, che doveva
svolgersi nei giorni20, 21 e 22 settembre, alla quale era iscritta
la società sportiva Palazzolese.
A
questa escursione nazionale, in Valle d’Aosta, parteciparono
come rappresentanti di Palazzolo: il dottor Emilio Pangrazio,
Giulio Lucarini (di Cremona), Italo Marzoli
Giacinto,
Gentile e Agostino Lanfranchi. Sarebbe stato del gruppo anche
Sandro Frigeni che col Marzoli ed il sottoscritto, componeva la
triade direttiva dello Sport Club, ma la guerra d’Africa
l’aveva chiamato lontano, ricordo che non potendo essere
personalmente della partita , da Zuara mi aveva mandato una
gustosa caricatura: lo Sport Club Palazzolo
sul Cervino”. La caricatura la feci pubblicare sopra un
giornaletto dal titolo “l’Oglio” che allora si pubblicava a
Palazzolo a cura dell’associazione Agricola, Commerciale ed
Industriale della Media Valle dell’Oglio. Questo Giornaletto,
settimanale, di cui mi ero assunto la redazione sportiva, era nato
il 4 settembre 1912 e sospese la pubblicazione il 6 agosto
dell’anno dopo. Queste brevi note sono appunto ricavate da quel
settimanale. La relazione dell’escursione in Valle d’Aosta
venne dunque pubblicata su “l’Oglio”con una grande
fotografia, in data 25 settembre, la stese il dottor Pangrazio.
Ogni sera tra una boccata e l’altra della sua inseparabile pipa,
lui dettava e io scrivevo al lume di un moccolo infilato in un
lanternino da montagna, il 20 sera al Giomein, la sera dopo a
Campoluc e la sera seguente a Gressoney St. Jean. Dopo tre giorni
di faticosa marcia, finalmente un ristoro e riposo in un
alberghetto di Pont St. Martin; io ero stanco morto, ma il dottor
Pangrazio sempre in gamba insisteva nella sua dettatura: ...
"l’alpinismo è scuola non solo di energia fisica, ma
maestro di educazione morale e di elevazione di intelletto”.
Erano con queste parole con cui si chiudeva la relazione.
Alla
squadra
Palazzolese venne assegnata una grande targa di bronzo del
Corriere della Sera. (A proposito dove sarà andata a finire
questa targa ?).
Si
può affermare che la sezione del Club Alpino Italiano ebbe
inizio, se non ufficialmente, praticamente con questa escursione,
poiché un mese dopo, il 31 ottobre sul sopraddetto giornaletto,
il dottor Pangrazio in una lettera indirizzata al presidente dello
Sport Club, sollecitava la fondazione in Palazzolo, di una sezione
Alpinistica. Nel seguente numero il 6 novembre il sottoscritto
ringraziando, assicurava che in seguito alla delibera
dell’ultima assemblea dello Sport Club si stavano eseguendo le
pratiche per costituire una sezione autonoma del C.A.I..
Il
3 dicembre sul giornaletto compare una sollecitazione di
partecipazione anche alle signore e signorine amanti della
montagna, per poter ottenere il numero richiesto dalla Sezione
Generale del CAI, che aveva sede in Torino. L’inverno di
quell’anno fu estremamente rigido, sulla patinoire che i signori
Niggeler avevano concesso in uso anche ai soci dello Sport Club,
si stabiliva la data della prima riunione degli aderenti alla
nuova
sezione
alpinistica. Nella seduta consigliare dello sport Club del 4
novembre si deliberava la distribuzione del seguente invito:
Ringraziamo per la di Lei adesione alla nuova sezione Palazzolese
del CLUB ALPINO ITALIANO, lietissimi di comunicarLe che la Sede
Centrale ha dato la sua approvazione per il compimento della
nostra iniziativa. Quindi si invita la S.V. alla riunione degli
aderenti che avrà luogo venerdì 31 corrente alle ore 20 nel
salone dell’albergo Aquila Nera. Certi dell’onorato intervento
con perfetta osservanza, p.lo Sport Club Palazzolo, il Presidente
Lanfranchi.
Oggetti
da trattare: A) Relazione circa la costituenda sezione. B)
Elezione di tutte le cariche. C) Deliberazioni varie.
Nel
frattempo si svolgerà presso la sede dello Sport Club un
banchetto per festeggiare i campioni sociali, ed in tale occasione
il dottor Pangrazio, ormai conferenziere ufficiale della società,
teneva una applaudita conferenza: “La montagna”.
Il
31 gennaio 1913 è quindi la data ufficiale della costituzione in
Palazzolo della sezione del C.A.I. Nella riunione vennero eletti
per acclamazione il presidente:
dottor Emilio Pangrazio e consiglieri: Ernesto Niggler,
Giovanni Campana, Giacinto Lanfranchi e Arnold Stahel,
quest’ultimo un giovane impiegato Svizzero allora residente a
Palazzolo. Venne pure deliberato circa la quota sociale e la sede
della sezione che doveva essere presso lo Sport Club. Prima
escursione Sociale: 8 marzo al Monte Bronzone. Ricordo che in
questa prima gita sociale parteciparono: la signora Margherita
Lozio e le signorine Kupfer, Lozio e Aeshbach. Seguì nei giorni
23 e 24 marzo la partecipazione al convegno: ”Per il monte e
contro l’alcool”, indetto dalla sezione U.O.E.I. di Monza con
l’escursione al Monte Boletto (quanta acqua! Del resto non era
essa contro l’alcool?). Nei giorni 17-18 Maggio si andò sul
Guglielmo con pernottamento al rifugio. Allora gli automezzi erano
scarsi: si arrivò con il
treno fino a Paratico e col piroscafo fino a Marone. A
quella data i soci erano 52.
Ho
fatto alcuni nomi, fra cui risultano diversi nomi svizzeri:
bisogna quindi ammettere con certezza che la colonia svizzera di
Palazzolo (al dott. Pangrazio succederà nella carica di
Presidente e per moltissimi anni , l’Ing. Willy Niggeler) ha
sempre largamente partecipato e dato vita alla nostra sezione del
CAI. Come tutte le associazioni, specialmente durante le due
guerre, anche la nostra sezione ha avuto momenti di stasi,
per non dire di crisi, ma l’entusiasmo di questa colonia
per la montagna, ha concorso a superare tutto.
Giacinto
Lanfranchi (settembre 1963)
[Sommario]
Gite
ed escursioni
La
prima escursione ha luogo l’8 marzo 1913 con meta il monte Bronzone.
•
Nei giorni 17-18 Maggio si fa la salita al Guglielmo alla quale
partecipano 52 soci, (tutti isoci
iscritti a dar vita al club in quell’anno erano 57).
Il
20 luglio si sale sul Pizzo della Presolana. Nello stesso anno la
Sezione partecipa alla famosa escursione nel Cadore, organizzata dal
Touring. Nel 1914 prende parte alla gita sul Cevedale
e alcuni ricordano ancora l’incontro commovente su quella vetta col
futuro martire trentino Cesare Battisti.
(
Con gli imminenti venti di guerra i soci iscritti nel 1914 si riducono a
32).
Gli effetti “benefici” della Prima Guerra Mondiale furono molti per
una maggior diffusione della passione per la montagna; innanzi tutto
l’ampliamento del territorio alpino italiano con l’annessione del
Trentino, dell’Alto Adige e della Venezia Giulia; poi l’apporto
alpinistico dei Trentini e dei Giuliani, già internazionalmente
riconosciuti come ottimi alpinisti; infine la conoscenza della montagna
da parte di molti giovani chiamati a combattere in territorio alpino.
Costoro
specialmente sentiranno in seguito il bisogno di ritornare su quei
monti, trascinando con loro amici e conoscenti, diffondendo cosi
inconsciamente la passione per la montagna.
Dopo
la guerra 1915-18 la Sezione riprende l’attività interrotta
partecipando nel 1919 alla scalata della Gran Vetta d’Italia.
(I
soci rimasti fedeli alla sezione anche negli anni difficili della guerra
erano 31 nel 1915, 31 nel 1916 e 31 nel 1917)
Nel
1920 ha luogo l’escursione al Gran Sasso (i
soci iscritti erano 44) e nel 1921 dalle Dolomiti al Brennero (in
quell’anno erano iscritti 40 soci).
Nel
1922 un buon gruppo di soci partecipa alla gita in Sicilia con
escursione sull’Etna (in
occasione del raduno nazionale dei delegati CAI. I soci regolarmente
registrati erano 50
)
Nel
1923 ha luogo la gita alla tomba di Dante al Carso con salita al monte
Nevoso.
Nel frattempo avviene lo scambio della Presidenza, al Dott. Pangrazio
subentra l’Ingegner Willj Niggeler, di origine svizzera, ma nato e
cresciuto a Palazzolo, grande appassionato
della montagna, che dà un forte impulso alla Sezione. (La
sezione conta 20 nuove iscrizioni portando i soci da 50 a 70).
Nel 1925 l’attività inizia con una gita al Bronzone in data 21
Aprile; il 3 Maggio 25 soci partono per i Corni di Canzo; il 12 Maggio
si è a Montisola. Quaranta sono i partecipanti e molti bambini; il 24
Maggio gita alla Cornagera; il 13-14 Giugno gita sociale al monte
Resegone; il 28-29 Giugno ultima gita della stagione con meta il Pizzo
della Presolana con visita alle grotte dei Pagani. Vi partecipano 27
soci.
(Nel
frattempo i soci iscritti sono nel 66 nel
1924 e nel 1925 60).
Nel 1926, dopo un’escursione nei Pirenei con salita al Piz Perdighero,
la Sezione è a Valcava il 13 Maggio; il 18 Aprile al Corno dei Trenta
Passi; il 10 Maggio sul monte Mandolino; il 19-20 Giugno un folto gruppo
sale sulla Grigna Meridionale. Nell’Ottobre viene inaugurato e
benedetto il labaro della Sezione a Montisola sul Sebino, offerto dalle
Signore e Signorine palazzolesi. Madrina
è la signorina Elsa Hubscher.
(I
soci si incrementano raggiungendo il numero di 79).
Nel 1927 ha luogo una seconda gita in Calabria e in Sicilia con salita a
Montalto nel gruppo dell’ Aspromonte. Il 30 Maggio si sale al Pizzo
Camino. (Soci
numero 83).
Nel
Maggio del 1929 si celebra la giornata del C.A.I. sul Pasubio; mentre
nei giorni 23-24-25 Agosto viene inaugurato il rifugio costruito al
Passo della Lobbia Alta, dedicato ai Caduti dell’Adamello. Per la
numerosa partecipazione dei soci la nostra Sezione ottiene un pubblico
elogio dal Presidente di Brescia Senatore Bonardi.
A
questa manifestazione di schietto carattere patriottico e rievocativo
dei sacrifici e degli eroismi delle nostre truppe alpine, durante la
Grande Guerra,
Partecipa
anche una forte rappresentanza dell’Associazione Nazionale Alpini,
considerata sorella spirituale nella passione, nella fede e
nell’amore per la montagna.
(Nel
1928 i soci erano 90 e nel 1929 si superano i cento soci arrivando al
numero di 119).
Nel Maggio del 1930 ha luogo una grande manifestazione a carattere
nazionale per la giornata del C.A.I. sul monte Grappa, con visita ad
altri luoghi della guerra.
E’
presente alla manifestazione S.E. Manaresi, ministro per l’Agricoltura
e Foreste. Nel luglio vi e l’inaugurazione del rifugio Livrio e la
nostra Sezione è citata ad esempio per la numerosa partecipazione dei
suoi soci, dalla triplice medaglia d’oro Antonio Locatelli, presidente
della Sezione di Bergamo.
(Purtroppo dal 1930 fino
all’immediato dopo guerra nel 1945 si è persa la registrazione del
numero dei soci, ma dalle notizie storiche riportate, l’afflusso di
persone, soci e simpatizzanti sembrano essere in continuo aumento).
Nel
Settembre del 1931 la nostra Sezione è presente a Bolzano per
l’annuale adunata del C.A.I.
Nel
1932 presente ad una
seconda adunata nazionale del C.A.I. a Torino con escursione al Monviso,
alle sorgenti del Po’, al Col di Ferret e a vari rifugi nella catena
del Bianco.
Nel
Maggio del 1933 per la giornata del C.A.I. la nostra Sezione è presente
al rifugio “Nino Coppellotti’’; nel Luglio all’inaugurazione
del rifugio Arnaldo Berni al
Passo del Gavia; in settembre a Cortina per la terza adunata nazionale
del C.A.I. prima adunata internazionale in Italia dei vari Club Alpini
esteri.
In questa occasione la nostra Sezione partecipa all’interessantissima
gita ‘‘la strada degli Alpini’’.
[Sommario]
Fasti
e nefasti
La
sera del 24 Ottobre 1933 per il ventennio di fondazione della nostra
Sezione, giungono a Palazzolo il Senatore Bonardi, l’Avvocato
Mazzoni e il Dottor Orio della Sezione di Brescia.
Sono
presenti una settantina di soci tra i quali l’Ingegner Willj Niggeler,
nostro Presidente, al quale viene consegnata una medaglia d’oro
in
premio dell’opera da lui svolta con tanta passione per il periodo di
presidenza, durante il quale fu veramente l’anima della nostra
Sezione.
Nel
periodo che va dal 1934 al 1945 l’attività della nostra Sezione è
quasi totalmente sospesa, fatta eccezione per una escursione sul monte
Grappa avvenuta l’8 Luglio 1938 per deporre una corona di alloro
sulla tomba del Maresciallo Giardino.
Cause
principali furono le guerre di Etiopia e subito dopo la Seconda Guerra
Mondiale per cui non rimase molto tempo per pensare alle passeggiate.
Specie
nell’ultimo periodo della Seconda Guerra Mondiale la montagna fu
preclusa ad ogni forma di alpinismo essendo diventata la sede delle
formazioni clandestine e molti rifugi in questo periodo furono
distrutti.
Nel frattempo, per ragioni di ordine politico, il Presidente Niggeler
era stato sostituito in un primo tempo dall’attuale Presidente Sig.
Sirio Lozio e in seguito dall’Avvocato Gianpiero Cicogna che resse per
alcuni anni le sorti del nostro Sodalizio.
- Con le elezioni del 1947 abbiamo
un nuovo Presidente nella persona del giovane industriale Sirio Lozio,
appassionato senza riserve della montagna, e con lui l’attività della
nostra Sezione riprende con rinnovato vigore iniziando con una gita in
massa a Cima Brenta nei giorni 30 - 31 Agosto.
Il
28 e 29 Giugno 1948 ha luogo la gita più importante dell’anno al
Passo dello Stelvio.
Nel
1949 si fanno, diverse passeggiate, le più importanti delle quali
furono: in Gennaio a Ponte di Legno, in Febbraio alla Presolana e in
Marzo a St. Moritz.
(Nel
1945 la sezione riprende la sua attività sociali e conta 119 soci, nel
1946 sono in 112 e nel 1947
si raggiungono i 133 soci).
[Sommario]
Lo
SCI CAI
Nel
frattempo era apparso anche a Palazzolo lo SCI CAI a tener desto
l’entusiasmo, a trascinare i giovani tra la raggiante libertà dei
monti, dando vita ad un nuovo sport.
L’apertura
della stagione invernale 1950-51 avviene con la gita a Foppolo,
seguita poi da moltissime altre e precisamente nei giorni 4 e 5 Marzo
1950 a Madonna di Campiglio, il 7 Maggio a Montisola, il 18 Maggio a S.
Fermo per la festa dei narcisi, il 28 Maggio al monte Cornagera, l’11
Giugno al Monte Alben, il 15 e 16 Luglio di nuovo a Campiglio, il 17
Settembre alla Grignetta e il 1° Ottobre al Corno Trenta Passi.
(
I soci della sezione invitati anche da questa nuova disciplina dello sci
sono in aumento di anno in anno, infatti nel 1948 sono 148, nel 1949
sono in 153 , nel 1950 sono in 167 unità, e nel 1951 si raggiungono le
174 unità).
Nei
giorni 8 e 9 Marzo 1952 ha luogo una gita a Sestriere con la
partecipazione di numerosi soci. L’uno e il due Giugno si fa il giro
delle Dolomiti. Nei giorni 24 - 25 - 26 Aprile 1953 ha luogo una gita a
Cervinia in Val d’Aosta. (I
soci in quell’anno risultavano 171).
Il
1953 è segnato da una ferale notizia per la nostra Sezione :
l’improvvisa morte per incidente automobilistico di UIrico Niggeler,
vice Presidente della Sezione e Presidente dello Sci Cai.
Coadiuvato
dall’attuale Presidente Sirio Lozio aveva istituito corsi gratuiti di
sci per i soci, nel cui sport era veramente maestro. (I
soci nel 1953 erano 163).
Nei 18-19 e 20 Marzo a chiusura del programma invernale 1954-55 ha
luogo una gita a Ortisei nell’incantevole VaI Gardena.
(I soci nel 1954 erano 152
e nel 1955 erano 154).
Il 1956 è un anno di intensa attività per la nostra Sezione. A
chiusura del programma invernale ha luogo una gita a Cortina d’Ampezzo
nei giorni 17 - 18 - 19 e 20 Marzo.
Il
13 Maggio si parte per Roncola e monte Albenza per la consueta
narcisata; il 20 Maggio a Montisola; il 2 e il 3 Giugno ai Laghi
Gemelli nell’alta Val Brembana; il 17 Giugno a Malga Campelli e al Cimon della Bagozza in Val di Scalve; il 1° Luglio
al Pizzo Camino il 15 Luglio alla Presolana; il 29 Luglio alla Cornagera;
il 4 e il 5 Agosto all’Adamello passando per il rifugio Garibaldi, il
passo Brixio e Pian di Neve; il 2 Settembre alla Grignetta in Valsassina
per il Canalone Porta e il 15 e 16 Settembre a Cima Brenta nelle
Dolomiti. (I soci scrittii erano
163).
Nel 1957 hanno luogo tre sole gite e precisamente il 3 Giugno al Curò;
il 18 Luglio al Tukett e il 10 Settembre in Concarena.
Questo
rallentamento nell’attività alpinistica è dovuto al fatto che
andavano sempre più intensificandosi le gite sciistiche a Ponte di
Legno, a Foppolo e al Tonale. (I
soci del 1957 erano 164).
Nel 1958 si verifica una discreta ripresa il 24 Febbraio una numerosa
comitiva si reca al Tonale; il 28 Maggio a Roncola; il 19 Giugno alla
Grignetta; il 6 Luglio al Resegone; il 27 Luglio a Cima Brenta e chiude
con la gita alla Marmolada del 14 Settembre.
(Di
nuovo in quell’anno ci si avvicina al massimo degli iscritti del 1951
registrando 173 soci.)
Il
1959 inizia con la gita del 25 giugno in VaI Palot; il 30 Agosto, con
partenza dal rifugio Castiglioni, ha luogo un’ascensione alla
Marmolada; il 20 Settembre, con partenza dal rifugio Segantini, si
raggiunge la vetta della Presanella e il 18 Dicembre la Sezione è
presente all’Aprica. (Soci nel
1959: 165).
Il gruppo sciatori si è nel frattempo ingigantito e
il 1960 è caratterizzato da numerose gite con meta Folgaria, Aprica,
Campiglio, Bondone, Foppolo, Schilpario e Presolana. (Numero
dei soci nel 1960: 162).
Nel 1961 hanno luogo in prevalenza gite sciistiche con mete Schilpario,
Foppolo, Madonna di Campiglio e Bondone.
Il
1962 inizia con una gita al Bondone il 6 Gennaio; il 27 Maggio alla
Cornagera il 10 Giugno alla Grignetta; il 24 Giugno al Cimon della
Bagozza; l’8 Luglio a Campiglio; il 9 Settembre alla Marmolada e il 23
Settembre all’Adamello. (I soci
nel 1961 erano 155, nel 1962 erano 157).
L’attività del 1963 inizia il 10 Febbraio con meta Ponte di Legno; il
24 dello stesso mese all’Aprica; il 7 Aprile a Madonna di Campiglio.
Durante questi cinquant’anni ebbero luogo con discreta frequenza
proiezioni di documentari della montagna dei quali ricordo tra gli
ultimi proiettati “Arrampicate in casa nostra”, nel gruppo della
Presanella, Rocce e neve in val Salarno.
Quest’anno (1963) i soci della nostra Sezione sono 160 tra vitalizi,
ordinari e aggregati.
Però
l’attività, per ragioni varie, va un poco a rilento. Si attende dalle
nuove leve la spinta ascensionale che può ridare vigore e forza alla
sezione per continuare il glorioso cammino.
Non posso chiudere queste note senza tributare un particolare elogio al
Comm. Giacinto Lanfranchi, ideatore della Sezione, al Dottor Emilio
Pangrazio, primo Presidente e a Sandro Frigeni che per trent’ anni ne
è stato il solerte e zelante Segretario.
Il
C.A.l. ha tenuto così fede ai principi sanciti all’atto della sua
costituzione contribuendo sul piano nazionale all’unità della
Patria. Malgrado i rivolgimenti e le guerre, esso procede sempre
giovane sulla strada che il suo grande fondatore aveva tracciato.
A conclusione rivolgiamo ora,
amici della montagna, il nostro pensiero reverente e commosso a tutti
i Caduti, a tutti coloro ai quali essa stroncò lo spirito ardito e
generoso, per aprire nuove difficili vie, procurando quelle vittorie che
costituiscono uno dei maggiori vanti della nostra grande famiglia.
Ma
le scalate continuino e questo sia indice della forza e della tenacia
della nostra gente che nell’alpinismo vede e riconosce una scuola
creatrice e forgiatrice di più saldi vincoli fra sè e la Patria.
*
* *
Finiva
così la ricostruzione storica a cura del Maestro Gino Giudici a cui va
la nostra memoria ed il ringraziamento di averci lasciato questo
importante scritto.
[Sommario]
I
secondi “quaranta”
Nel
1964 viene presentata una singolare e quanto mai stimolante proposta
intitolata “ SCARPONE E PICCOZZA” e “TACCHETTI A SPILLO”: . Il
programma di gite sociali proponeva per il 24 Maggio Roncola S. Bernardo,
il 7 Giugno la Presolana, il 28-29 Giugno, il rif. Tuket e la cima
Brenta, il 12 Luglio il rif. Gabriele Rosa al Lago della Vacca, il 30
Agosto il rif. Calvi ed il 13 Settembre il rif. Prudenzini nel gruppo
dell’Adamello. La solita “Polenta e uccelli” chiudeva l’anno
sociale il 28 Novembre.
I
soci nel 1964 erano 169.
Anche
nel 1965 vista la grande partecipazione da parte dei soci viene
riproposto il concorso “SCARPONE E PICCOZZA” e “TACCHETTI A
SPILLO”. I soci vengono chiamati a votare per il nuovo consiglio
direttivo in carica per il triennio 1965-67, e verrà rieletto come
presidente il Sig. Sirio Lozio.
I
soci nel 1965 erano 173 e nel 1966
erano 171.
L’attività
sociale proposta per 1967 inizia il 27 Marzo in Cornagera, il 9 Aprile
in Grigna Meridionale, il 23 Aprile in Presolana Centrale, il 7 Maggio
al Pizzo Camino, il 21 Maggio al Rif. Curò, il 4 Giugno al Rif. Corti,
il 17-18 Giugno al rif. Tuckett, l’1 e 2 Luglio a Cima Tosa, il 15 e
16 Luglio per la vetta
dell’Adamello, il 29 e 30 Luglio per la vetta della Presanella. In
Settembre il 2 e 3 gita organizzata nel gruppo dell’Ortles ed il 16 e
17 nel gruppo del Cevedale. In Ottobre, il 15 al Monte Alben ed il 29 ai
Laghi Gemelli. A conclusione di una proficua attività sociale veniva
proposto il consueto appuntamento di “Polenta e uccelli” il 28
Ottobre.
Nel
1967 i soci erano 170.
Anche
il 1968 programmava un’intensa attività sociale: il 5 Maggio in
Grigna Meridionale al rif. Rosalba,
il 19 Maggio in Grigna Settentrionale al rif. Albani ed il 28
Maggio nel gruppo del Baitone al rif. Tonolini. In Giugno l’1 e il 2 al rif. Coca ed al
bivacco Corti, il 15 e 16 al rif. Brentei ed al rif. Pedrotti, il 23 al
Resegone, il 29 e 30 al rif. M. Tedeschi ed al rif.
Brioschi. Il 7 Luglio al Canto Alto, il 13 e 14 al rif. Garibaldi
e per il Passo Brixio in vetta all’Adamello, il 21 alla Corna Trenta
Passi, il 27 e 28 al rif. Vittorio Emanuele e la vetta del Gran
Paradiso. Ad Agosto viene proposta la traversata del gruppo del
Catinaccio toccando una decina di rifugi.
Nei primi giorni di Settembre si organizza una traversata del
gruppo dell’Adamello: rif. Garibaldi, Passo Brixio, rif. Lobbia, rif.
Del Mandrone e Passo del Tonale, il 14 e 15 nel gruppo dell’Ortles dal
rif. Pizzini al Branca ed il 28 e 29 al rif. Paganella. Per finire in
Ottobre: il 6 al rif. Magnolini, il 13 al Monte Alben ed il 27 ai Laghi
Gemelli.
I
soci di quell’anno erano 165.
Nella
stagione invernale 1968-69 si privilegia l’attività sciistica ed il
calendario gite prevede per il 1° Dicembre 1968 al Passo del Tonale, il
15 a Madonna di Campiglio ed il 26 all’Aprica. Per il Gennaio 1969, il
5 a Monte Bondone, il19 a Collio. A Febbraio il 2 a Piazza Torre ed il
16 a Folgarida. Seguiranno una gita Sestiere una alla Conca di Farno.
Nello
stesso anno viene istituito un singolare e simpaticissimo premio: “Il
broccolino d’oro”. Vincitore risulterà chi per la maggior parte
delle gite arriverà ultimo, ricevendo come premiazione una miniatura di
un broccolo dorato. I soci nel 1969 erano 142.
Dal
1970 al 1974 per diverse ragioni l’attività sociale viene delegata ai
singoli soci, in quanto il programma ufficiale delle gite non viene
redatto, ma lo spirito di aggregazione
e l’amicizia che ormai da qualche anno trova le sue radici
proprio all’interno del CAI un gruppo di amici organizza diverse
uscite sia sciistiche che escursionistiche (non mancheranno mai le gite
sul Bronzone, sulla Presolana, sull’Adamello e Guglielmo).
Unica
uscita ufficiale è relativa ad una gara di sci al Passo del Tonale per
tutti i soci, spiccano tra i primi classificati: Maffi Maurizio, Lozio
Annamaria e Maffi Sergio.
Nel
1972 si rinnovano le cariche del Consiglio Direttivo per il triennio
1972-1975: Sirio Lozio ed Alberto Bellani vengono riconfermati
rispettivamente presidente e segretario della sezione. Mantengono
l’incarico di consiglieri Giovanni Montemartini (vicepresidente), Rina
Corridori, Aldo Fratus, Silvano Noris,
Giovanni Valenti, mentre nuovi consiglieri sono: Giorgio Andrigo,
Baitelli Angiolina, Nino Pagani e Vittorio Tinti.
Sempre
in quell’anno si verificano due cambiamenti logistici importanti: si
trasferisce la sede e si chiude il punto di riferimento centrale.
Fino
a quel momento infatti il luogo di scambio di informazioni e raccolta di
iscrizioni per il tesseramento e per la partecipazione alle gite era il
negozio di “papà Noris”, il signor Gino che gestiva la storica e
bellissima drogheria di piazza Roma. Il negozio chiude, e da allora, per
oltre un decennio, il punto di riferimento sarà l’orologeria Selini
di piazza Roma.
La
sede invece, ospitata dalla Fondazione Cicogna Rampana di via Mura
nel luglio viene spostata in via Palazzoli del quartiere Riva,
nel palazzo Marzoli. La fatica maggiore è il trasporto del grande
armadio di proprietà della sezione da tempo immemorabile, armadio ancor
oggi esistente e gelosamente custodito come “cimelio storico”, pezzo
autentico della nostra storia (in rovere massello tinto nero) che risale
addirittura al periodo anteguerra. Infatti in onore alle leggi di allora
che non consentivano l’uso delle parole straniere, sull’armadio è
rimasta la scritta “Centro Alpinistico Italiano” invece di “Club
Alpino Italiano”.
Nel
1974, dopo ventisette anni di presidenza, muore improvvisamente Sirio
Lozio. Fin da piccolissimo, avviato alla pratica della montagna via via
con escursioni ed ascensioni alpinistiche anche di un certo livello,
nonchè ottimo sciatore, ha dato ininterrottamente un notevole
contributo alla sezione di Palazzolo.
Gli succede alla presidenza il nipote Giovanni Montemartini,
mentre vice presidente viene nominato il socio Giorgio Andrigo.
Di
tutto questo quinquennio rimane pochissima o nessuna documentazione
circa l’attività alpinistica svolta, ma le uscite che si verificano
in questi anni non sono solo individuali o di piccoli gruppi: a tutti
gli effetti sono gite sociali che hanno anche mete impegnative quali il
Gran Paradiso, il Gran Zebrù, le Dolomiti e l’immancabile Adamello, e
che vedono la presenza costante di 20 e più partecipanti che ruotano
attorno allo zoccolo duro rappresentato dai fratelli Franco ed Alberto
Bonari, le sorelle Corridori - Rina, Elisabetta e Angela
detta Chicca,
Italo Piantoni, Gino Radici, Angiolina Baitelli, Valenti Giuseppe (detto
Cipa), i Lozio (Luciano, Margherita e Annamaria), nonchè il presidente
Montemartini e diversi altri. Rimane invece attivo, e lo sarà fino ai
primi anni dell’80, lo
sci club. Per tutti gli inverni, grazie a Giovanni Montemartini e Nino
Pagani viene organizzata la scuola di sci, prima a Monte Campione e poi
al Tonale, ed annualmente alcune gite a Cervinia, Sestriere o Dolomiti.
La presenza sia alla scuola sia alle gite è sempre alta, e vede anche
numerosi non soci, in particolare i giovani. E’ proprio per loro che
si persiste, con la speranza di avvicinarli alla montagna attraverso
l’attività invernale per farla amare poi in ogni stagione.
Il
numero dei soci cala inesorabilmente, infatti nel 1970 erano 140, nel
1971, 98, nel 1972, 100, nel 1973,
72 e nel 1974, 60.
Negli
anni dal 1975 al 1978 l’attività alpinistica si riduce notevolmente,
lasciando alla spontaneità ed alle iniziative personali
l’organizzazione delle uscite estive, e il numero dei soci scende ai
minimi storici: 49 nel 1975, 87 nel 1976, 81 nel 1977 e 61 nel 1978.
Nel 1978 si raggiunge il punto di massima crisi: nel novembre di
quest’anno, il giorno 23, viene convocata l’assemblea dei soci per
decidere sul prossimo futuro del C.A.I., per mantenere in vita la
sezione oppure no, come recita l’avviso di convocazione che
riportiamo:
“Egregio
Socio, in seguito alla prolungata inattività alpinistica sociale della
nostra sezione, si rende necessario un ripensamento sul mantenimento in
vita della sezione stessa. Per questo sei invitato a partecipare
all’assemblea che si terrà giovedi 23 novembre 1978 alle ore 20,30,
per decidere sulla vita del C.A.I. di Palazzolo nei prossimi anni.”
Non
abbiamo rintracciato i verbali dell’assemblea, ma probabilmente la
discussione deve aver dato frutti positivi se nell’anno successivo
1979, pur riducendo il numero dei soci a 44, viene
rilanciata l’attività alpinistica con un programma di 4 gite: in
giugno alla Presolana, Grotta dei Pagani ed eventuale vetta; in luglio
al rifugio Alpe Corte e Passo Laghi Gemelli nelle Prealpi Bergamasche;
in settembre al rifugio Lissone in val Camonica ed in ottobre al rifugio
Miller nel gruppo dell’Adamello.
Gli
anni 80 segnano l’inizio di una crescita, dapprima timida e poi sempre
più solida.
Nel
1980 i soci sono 63. La sede viene nuovamente trasferita: da casa
Marzoli in via Palazzoli alla Biblioteca civica Lanfranchi. L’armadio
ovviamente viene traslocato insieme al materiale della sezione, che
consisteva in libri, riviste e quel pò di materiale alpinistico che
negli anni era stato messo a disposizione dei soci (qualche corda,
piccozze, ramponi e zaini).
Nel 1981, i soci sono 74. Ad essi viene
proposto, in collaborazione con la sottosezione di Coccaglio, un nutrito
programma di gite estive, che trova parziale rispondenza fra i soci
stessi.
Il
programma prevede: 12 aprile escursione al rifugio Magnolini di
Flaccanico (Lovere); 3 maggio rigufio Calvi; 17 maggio a Cima Presena;
30-31 maggio al rifugio Contrin in val di Fassa; 7 giugno al pizzo
Badile camuno; 21 giugno al rifugio Bozzi in Val Camonica; 4-5 luglio ai
rifugi Pizzini e Casati nel gruppo Sam Matteo passo Gavia; 18-19 luglio
alle Pale di San Martino; 29-30 agosto alla Presanella; 5-6 settembre al
rifugio Marinelli nel gruppo del Bernina; 19-20 settembre nel gruppo del
Brenta; 4 ottobre alla Presolana; 18 ottobre al rifugio Gnutti nel
gruppo dell’Adamello.
Nel 1982 all’assemblea sezionale, convocata il 21 dicembre di
quell’anno presso il Teatro Sociale, viene rinnovato il Consiglio
della sezione, che risulta composto da: Fabio Ambrosetti, Mario Bergomi,
Angelo Bocchi, Lino Cassetti, Francesco Cominardi, Fulvio Cuni, Giovanni
Montemartini, Giacomo (Nino) Pagani, Ugo Vezzoli. Presidente viene
riconfermato Giovanni Montemartini.
Il nuovo consiglio propone per l’anno 1982 una serie di attività che
riportiamo dalla comunicazione sociale inviata a tutti i soci il 20
gennaio:
-
il tradizionale corso di sci al Tonale, nelle domeniche dal 30 gennaio
al 6 marzo;
-
un corso di roccia a numero chiuso, a carattere sperimentale, dal 10
gennaio a fine marzo, in palestra coperta
(Sultano) con istruttori della scuola di Alpinismo di Brescia;
-
una serie di incontri con alpinisti esperti a carattere teorico, nella
tarda primavera, per consentire a tutti, alpinisti ed escursionisti, di
imparare a leggere cartine, a conoscere il tempo e le condizioni
metereologiche, di avere conoscenze sulla geologia, la flora e la fauna
delle Alpi;
-
una mostra-concorso di fotografia fra gli iscritti, con tema “La
montagna”;
-
incontri con alpinisti che hanno partecipato a spedizioni extraeuropee;
-
gite estive da programmare.
L’aria
di rinnovamento portata da nuovi giovani che si affacciano
all’escursionismo e all’alpinismo sembra generare un buon
entusiasmo, ma che
purtroppo svanirà in brevissimo tempo.
Non
abbiamo il calendario gite di quell’anno e dei due anni successivi; il
numero dei soci comunque continua a crescere: 109 nel 1983 e 104 nel
1984.
[Sommario]
1985
“si ricomincia”
Nel
1985 il Presidente in carica era Dr. Giovanni Montemartini, ma il cuore
pulsante della sezione era la segretaria (tuttofare) Fiorangela Marenzi.
Alcuni giovani scoprono il gusto dell’andare in montagna e si
prodigano per ricomporre quello che ormai da qualche anno è stato
trascurato. In particolare Marco Pedrali dà una spinta sostanziale e
con il fratello Leonardo con alcuni amici (Gualtiero Sepati, Giovanni
Bertoli, Chiari Federico) con tre veterani: Luciano Reccaldini,
Mario Libretti e Pagani Giacomo si ricomincia l’attività sociale. Non
essendo pratici dell’organizzazione gite si chiede un sostegno al
gruppo “Amici della Montagna” di Capriolo, particolarmente attivi in
quel tempo; infatti il programma di gite sociali prevedeva alcune
escursioni in comune:
16
giugno: Pizzo della Presolana, 30 giugno: Rif. Volano, 20/21 luglio:
Cima Tresero, 31/8 e1/9: Carè Alto e 22/9: Rif. Gnutti.
Viene
anche promossa un’attività culturale in collaborazione con il Kaiac
club di Palazzolo mediante una serata di proiezione presso l’oratorio
di S. Rocco con dei filmati di kaiac ed alpinismo.
La
sede sociale è sita in un locale all’interno della biblioteca civica
in via Zanardelli, nella quale troviamo l’armadio storico in rovere
nero in cui vengono conservati alcuni libri e guide alpinistiche.
La
cena sociale viene organizzata presso la trattoria “Brava Dorga”
in novembre. I soci del 1985 sono 113:
87 ordinari, 18 famigliari, 8 giovani e 3 vitalizi.
Il
1986 comincia con una buona mole sia di impegni che programmi: il primo
fra tutti consolidare il consiglio direttivo e fissare l’incontro
dello stesso il primo lunedì di ogni mese.
Come
Presidente viene confermato Giovanni Montemartini, vice presidente:
Marco Pedrali, Consiglieri: Bertoli Giovanni, Chiari Federico, Libretti
Mario, Pagani Giacomo, Pedrali Leonardo, Reccaldini Luciano e Sepati
Gualtiero (segretario sezionale), segretaria, tesoriera e revisore dei
conti : Fiorangela Marenzi.
Si
propone il progetto per un sentiero vitae nell’ex “area Nulli”,
(che purtroppo non verrà mai realizzato), una gita sciistica e un
nutrito calendario gite:
25
maggio: Rif. Alpe corte e laghi Gemelli, 8 giugno: Lago della Vacca e M.
Blumone, 15 giugno: Grotta dei Pagani e Pizzo della Presolana, 5/6
luglio Rif. Pizzini e Gran Zebrù, 20 luglio Rif. Coca, 6-7/9 Rif.
Vicenza e Sassopiatto , 21/9 Pian dei Resinelli e M. Grignetta, 5/10 M.
Alben, 19/10 M. Bronzone.
In
quell’anno viene sostituita la vecchia bacheca in piazza Roma e si
organizza una serata culturale di diapositive con l’amico Bonomi,
presso i locali dell’oratorio di S. Sebastiano.
E’
anche l’anno in cui nasce un gruppetto di rocciatori che frequenta con
entusiasmo il corso di roccia della “Scuola Alpinismo Adamello”.
La
cena sociale si svolge alla trattoria “Brava Dorga” a novembre.
In
occasione delle festività Natalizie, il gruppo dei “rocciatori”
organizza sia “l’addobbo” di luci colorate sulla Torre del Popolo
che la discesa in corda doppia dalla stessa (S. Fedele) la notte di
Natale dopo la messa di mezzanotte (ci fu grande emozione e notevole
afflusso di pubblico).
I
soci del 1986 sono 148: 112 ordinari, 22 famigliari, 14 giovani e 3
vitalizi).
Nel
1987 grazie anche ad un contributo del comune, si inizia a fornire di
materiale alpinistico la sezione: alcune corde, ramponi, piccozze,
caschi e altro materiale da rendere disponibile ai soci durante le gite
sociali, in cui la sicurezza imponeva l’utilizzo di tale attrezzatura.
Si
organizza una gita sciistica con pullman a Cervinia e si stabilisce il
seguente programma per gite estive:
26/4:
Val Codera, 17/5 Passo Tremalzo in Val di Ledro, 31/5 Rif. Albani, 14/6
Laghi di Ercavallo, 28/6 Rif. Garibaldi, 18-19/7 Rif. Gnutti e Cima
Adamello, 5-6/9 sentiero delle Bocchette Alte, 20/9 Lago Piccolo, 4/10
Ferrata sui monti del Lago di Garda, 18/10 Castagnata a S. M. del Giogo.
A
novembre viene programmata la consueta cena sociale e viene organizzata
una conferenza nella biblioteca civica sull’ecologia, la flora e fauna
montana con il Prof. Blesio del museo di scienze naturali di Brescia.
I
soci del 1987 sono 153: 113 ordinari, 29 famigliari, 11 giovani e 3
vitalizi.
Il
1988 è un anno di grande vitalità per il nostro sodalizio, viene
organizzata una gita sulla neve con il pullman ed un ricco
calendario sociale:
22/5:
Rif. Magnolin, 29/5: Laghi Torena, 12/6 Rif. Cai Lissone, 2-3/7 ferrata
alla Tofana di Rozzes, 17/7 Pizzo Camino, 23-24/7 Rif. M. Adamello dalla
via Terzulli, 4/9 Rif. Curò e Lago del Barbellino, 10-11/9 Rif. Denza e
Presanella, 25/9 Pian dei Resinelle e Grignetta, 9/10 Corno Gallina dal
sentiero attrezzato Gerardo Sega, 23/10 Punta Almana.
Nasce
a cura di Marco Pedrali il nuovo logo del CAI di Palazzolo.
Si
rinnova anche il consiglio direttivo, vengono confermati il presidente,
il vice presidente, i consiglieri in carica tranne Pedrali
Leonardo e Pagani Giacomo (dimissionari). Si aggiungono: Ambrosini
Marco, Gozzini Giuliana, Marini Mauro, Metelli Massimo e Mutti Enrico.
Vengono altresì destinati ai singoli componenti i diversi incarichi
sezionali.
Il 1988 è anche l’anno
del 75° di fondazione, si decide quindi di
organizzare una manifestazione commemorativa: la stesura di un libro da
parte di Pedrali Marco e Sepati Gualtiero e di una serie di
appuntamenti: a maggio con l’alpinista De Stefani, a giugno con i cori
della Soldanella e della Rocchetta, a Settembre all’Auditorium S.
Fedele con una mostra fotografica, filatelica e di attrezzature
alpinistiche (con un annullo filatelico speciale per l’occasione) e
una serata folcloristica tirolese, con banda musicale e gruppo di danze
popolari Ladine in Piazza Roma. Sempre a settembre viene invitato per
una serata con diapositive Alessandro Gogna.
Cena
sociale al ristorante “La Sciora” con un ospite di riguardo: Fausto
De Stefani.
Alla
fine dell’anno si organizza una serata di promozione alla montagna per
i ragazzi presso l’oratorio di S. Giuseppe e si comincia a discutere
sulla necessità di adottare un regolamento gite.
I
soci nel 1988 sono 175 superando il massimo storico: 132 ordinari, 34
famigliari, 9 giovani e 3 vitalizi).
Il
programma gite del 1989 è il seguente:
26-27/3
Obra di Vallarsa, 2/4 Val di Mello, 23/4 Pietra di Bismantova, 29-30/4
Riviera Ligure, 14/5 Passo delle 7 Crocette, 28/5 M. Castello di Gaino,
4/6 Val Canè, 18/6 Laghi Gemelli, 1-2/7 Monviso, 16/7 Cimon della
Bagozza, 22-23/7 S. Matteo, 3/9 Sentiero dei Fiori (Tonale), 24/9 Pian
della Regina, 15/10 Monte Isola, 5/11 Monte Dragoncello.
A
gennaio si organizza una gita sulla neve a St. Moritz.
Si
acquistano di libri, cartine e guide per migliorare l’offerta della
biblioteca e si crea un regolamento prestiti.
Alla
fine dell’anno si rinnovano le cariche sociali:
tutti confermati, Federico Chiari si dimette (ma conserverà
negli anni un ruolo di collaboratore molto stretto con il consiglio
direttivo) e vengono aggiunti Arsuffi Sergio e Persello Roberto.
Si
costituisce un gruppo che si occuperà dell’alpinismo giovanile
con responsabile Marco Pedrali.
Cena
sociale alla Trattoria “Brava Dorga”.
Nel
1989 i soci sono 174: 126 ordinari, 33 famigliari, 15 giovani e 3
vitalizi.
Nel
1990 il gruppo dell’Alpinismo Giovanile partecipa con grande
entusiasmo ad alcune riunioni proposte dalla Commissione Regionale e
organizza alcune iniziative con le scuole Palazzolesi.
Vengono
proposte due iniziative: in aprile con alcuni alunni della scuola media
M. L. K. si va al Monte Guglielmo con pernottamento al rifugio e in
settembre in localita Gaver con alcuni ragazzi dell’oratorio di S.
Giuseppe con pernottamento in baita.
Bertossi
Angelo dopo aver partecipato al corso di formazione diventa
“Accompagnatore di alpinismo giovanile”.
Si
acquistano due radio ricetrasmittenti di media frequenza per assicurare
maggiore sicurezza durante le escursioni organizzate.
Il
programma gite sociali è il seguente:
14/1
Corna Trentapassi, 18/2 S. Giovanni delle Formiche, 11/3 Monte Bronzone,
1/4 Monte Dragoncello, 15-16/4 Obra di Vallarsa, 13/5 Rif. Montanare al
Croz Dell’Altissimo,
27/5 Rif. Azzoni e M. Resegone, 10/6 Bivacco Cai Macherio, 1/7 Pizzo
Arera, 7-8/7 Rif. Coca e Pizzo Coca, 21-22/7 Rif. Casati e M. Cevedale,
8-9/9 Rifugio Rosetta e Cimon della Pala, 16/9 Punta Telegrafo, 7/10
Cornagera, 11/11 Val Madre, 16/12 M. Rocchetta.
Viene
anche proposto e programmato un corso sezionale che possa introdurre
alle elementari pratiche di montagna anche i meno esperti.
La
cena sociale di novembre come ormai consuetudine viene organizzata alla
trattoria Brava Dorga.
Nel
1990 si raggiunge un nuovo primato nelle associazioni che sarà poi
destinato ad aumentare di anno in anno: 181 soci di cui: 128 ordinari,
34 famigliari, 19 giovani e 3 vitalizi.
Col
1991 nasce il corso I.E.T.A. (Introduzione alle Elementari Tecniche
Alpinistiche), aperto a tutti i
soci che vogliano partecipare con coscienza alle gite più impegnative
(ove sia necessaria la conoscenza tecnica per affrontare ferrate e
ghiacciai). Il corso prevede alcune lezioni teoriche e tre uscite
in ambiente per appendere la tecnica di base di roccia e ghiaccio.
(Partecipano
15 allievi).
Gualtiero
Sepati partecipa al corso regionale e supera l’esame acquisendo il
titolo di “Istruttore di Alpinismo”.
Il
calendario sociale prevede le seguenti proposte:
27/1
Eremo di S. Giorgio, 17/2 M. Spino, 10/3 M. Cornagera, 30-31/3 e1/4 Obra
di Vallarsa, 27-28/4 Rif. Croce di Marone e M. Guglielmo, 26/4 Lago
d’Arno, 16/6 Cima Vioz (verrà sostituita con Rif. Aviolo), 6-7/7 Rif.
Rosetta e Cimon della Pala (rinviate l’anno precedente per brutto
tempo), 20-21/7 Rif. Lobbia Alta e Cima Cannone, 7-8/9 Corno dei tre
Signori, 22/9 Corno Stella, 13/10 Valli di Fonteno, 10/11 Corna Blacca,
15/12 M. Pizzoccolo.
Il
consiglio direttivo si arricchisce di cinque nuovi consiglieri:
Alborghetti G. Carlo, Bertossi Angelo, Dotti Giovanni, Ruggeri Enzo e
Uberti G.Luigi, uscenti : Ambrosini Marco, Arsuffi Sergio, Gozzini
Giuliana, Libretti Mario e Metelli Massimo.
L’Alpinismo
giovanile prevede un uscita con gli alunni della scuola media M. L.K. al
rifugio Pirlo e tre gite dedicate ai ragazzi: in giugno al Lago della
Vacca. In settembre al Gaver con pernottamento in baita e in ottobre per
i più grandicelli la salita dello spigolo al Monte Castello di
Gaino.
La
cena sociale viene programmata in Bravadorga il 23 ottobre.
I
soci sono in totale 172: 122 ordinari, 34 famgliari, 16 giovani e 3
vitalizi.
Nell’ultima
riunione del Consiglio in dicembre per decidere la programmazione delle
gite sociali per l’anno seguente, si apre una durissima e animatissima
discussione sull’etica della frequentazione in montagna durante
l’inverno: il CAI si deve anche occupare di gite sciistiche (stile
alpino) (in contrasto con la salvaguardia dell’ambiente a cui il
nostro sodalizio si ispira), oppure promuovere solo sci di fondo e sci
alpinismo più vicino alla natura e meno degradante da un punto di vista
ambientale?
Si
sancisce che la nostra sezione in concordanza con il pensiero del CAI,
potrà ammettere solo gite sulla neve senza nessun
riferimento alla pratica dello sci alpino (da discesa) per non
promuoverlo.
Purtroppo
questo confronto incrinerà i rapporti sia di amicizia che di proficuo
lavoro che da tempo si stavano portando avanti nella nostra sezione con
un impegno esemplare da parte di Marco Pedrali e per coerenza al suo
ruolo di Vice Presidente si dimetterà due mesi più tardi e con lui si
perderà un vero vulcano sia di iniziative che di partecipazione
sociale.
[Sommario]
La
nuova sede
Nel
1992 in occasione della costituzione di un nuovo “Centro Culturale”
nei locali delle ex scuole elementari di Mura in via Galignani,
il Comune sempre solidale e sensibile alle nostre necessità ci
affida due grandi aule al secondo piano per costituire la nuova sede
della nostra sezione. Un buon gruppo di soci si prodiga nel rendere
“presentabile” gli ambienti perlinando le pareti e costruendo
diversi mobili per renderla funzionale.
L’inaugurazione
avviene il 24 Aprile, in presenza delle autorità comunali e di una
nutrita presenza di soci, con un padrino d’eccezione quale
l’alpinista Fausto De Stefani.
Con
la nuova sede migliora la gestione della sezione, in quanto una maggiore
disponibilità di spazio ci permette di riorganizzare gli armadi per i
materiali e la biblioteca. Nascono le commissioni, nasce il regolamento
gite (in uso tutt’ora), una copia allegata al programma gite verrà
consegnata a tutti i soci.
In
quell’anno le escursioni proposte furono:
26/1
Monte Isola, 15/2 Schilpario, 22/3 Cima Paghere, 18-19-20/4 Obra di
Vallarsa, 23-24/5 Finale Ligure, 14/6 Presolana, 4-5/7 Palon de la Mare,
18-19/7 Cima Castore, 12-13/7 Sass Rigais, 27/9 Ciam Cadì, 18/10 Punta
dell’Orto, 15/11 Monte Bronzone, 13/12 Pizzo Formico.
L’Alpinismo
giovanile a marzo programma per i ragazzi un’uscita a Schilpario (con
gli sci di fondo), ad aprile con la scuola M.L.K. un’uscita ai margini
del fiume Oglio risalendo fino a Calepio, a maggio una gita sul Monte
Bronzone, si ripeterà a Maggio l’uscita sul fiume con i ragazzi
dell’Enrico Fermi, a giugno al rif. Aviolo e si concludera l’attività
a settembre al rif. Albani in Pesolana.
La
consueta cena sociale si organizza all’agriturismo “La Campagnola”
a Cividino. I soci sono 186: 133 ordinari, 35 famigliari, 18 giovani e 3
vitalizi.
Nel 1993 vista la necessità
di regolamentare l’attività promossa dalla sezione, nonché
l’attività interna, su invito della sede centrale a tutte le
sezioni, nasce lo statuto della sezione di Palazzolo
sull’Oglio.
Anch’esso
verrà spedito ai soci in allegato alle attività sociali
proposte per il calendario di quell’anno.
17/1
Monte Cognolo, 21/2 Val Tignalga, 21/3 Rif. Longo, 10-11-12/4
Obra di Vallarsa, 9/5 Piz Tri, 30/5 Laghi Seroti, 13/6 Cima
Bacchetta, 27/6 Lago di Boss e Monte Blisse, 3-4/7 Palon
de la Mare (rinviata l’anno precedente per brutto tempo),
17-18/7 Weissmies, 4-5/9 Bocchette Alte, 18-19/9 Sass Rigais
(anche questa gita riproposta, in quanto rimandata l’anno
precedente), 19/10 Cancervo, 24/10 Val Palot, 14/11 Cima Grem.
La
nuova sede più spaziosa ci consente di organizzare
l’assemblea dei soci, con esposizione del bilancio consuntivo
e preventivo, nonché a cura dei vari referenti la relazione
delle commissioni, inoltre si procede ad elezioni del nuovo
consiglio direttivo, da cui scaturiscono i nuovi incarichi
sociali:
Presidente:
Giovanni Montemartini, Vice Presidente: Gualtiero Sepati,
Consiglieri (nel numero di 10 secondo il nuovo statuto inclusi
Presidente e Vice Presidente): Alborghetti G.Carlo, Bertoli
Giovanni, Bertossi Angelo, Dotti Giovanni, Marini Mauro, Mutti
Enrico, Persello Roberto, Reccaldini Luciano e Uberti G. Luigi.
Persello
per problemi professionali si dimetterà poco più tardi e
verrà sostituito da
Libretti Mario (undicesimo eletto).
Tesoriera
viene confermata Marenzi Fiorangela, Revisori dei Conti
Signorelli Fulvia e Bracchi Graziella, Segreteria: Sepati
Gualtiero, Bertoli Giovanni. Segretaria del Consiglio e
verbalizzante: Pagani Marina.
I
referenti delle commissioni sono: per l’Alpinismo Giovanile:
Bertossi Angelo e Pagani Marina, per la biblioteca:
Sepati Gualtiero, per la cultura: Mutti Enrico, per le
gite: Uberti G. Luigi, per in materiali: Alborghetti G.Carlo e
per lo I.E.T.A.: Fulvia Signorelli
L’Alpinismo
Giovanile programma le seguenti gite: 28/3 Corna Trentapassi,
18/4 Punta Alman, 23/5 Ghiacciaio del Presena, nonché alcune
visite nelle scuole medie. In primavera alla fondazione Cicogna
Rampana si organizzano tre incontri di video proiezione con la
Guida Alpina Gianni Pasinetti. Cena sociale all’albergo
“Stoccolma” a Castelli di Calepio. I soci del 1993 sono
1894: 135 ordinari, 30 famigliari, 19 giovani e 3 vitalizi.
Nel 1994 il calendario sociale è il seguente:
23/1
Monte Sparavera, 20/2 Baita Iseo, 13/3 Vigna Vaga, 2-3-4/4 Obra
di Vallarsa, 24/4 Valle dei Concei, 8/5 Cinque terre, 22/5 Laghi
Cupetti e Monte Largone, 12/6 Monte Resegone, 26/6 Monte Aviolo,
9-10/7 Piz Morteratsch, 22-24/7 Gran Paradiso, 3-4/9
Bocchette Alte, 17-18/9 Catinaccio D’Antermoia, 16/10
Chiesetta di S. Giorgio, 13/11 Monte Venturosa, 18/12 Croce di
Zone e Tredici Piante.
Il
Programma dell’alpinismo Giovanile prevedeva le seguenti
uscite: 19/6 Lago della Vacca, 11/9 Rifugio Longo, 6/11 Corna
Blacca.
Viene
organizzata anche una gita sulla neve con pullman a Cortina.
In
quell’anno visto il crescente numero di iscritti la sezione si
dota di un computer con stampante.
La
cena sociale viene “consumata” alla trattoria “da
Giovanna” a Viadanica.
I
soci nel 1994 raggiungono quota 200 e precisamente sono 211: 143
ordinari, 47 famigliari, 21 giovani e 3 vitalizi.
Una
grande novità accompagna le proposte del 1995: a cura di
Gualtiero Sepati si stampa un libretto su cui vengono elencate
tutte le attività promosse durante l’anno: attività
culturali, gite di qualsiasi genere; queste ultime saranno
corredate da diverse notizie e da una relazione esplicativa per
la salita.
La
formula usata nell’organizzazione delle gite è ormai
collaudata da tempo: iniziare con gite di facile e medio impegno
a inizio anno per poi progredire sempre più fino ad arrivare
alla preparazione completa per le gite “clou”
più impegnative che richiedono allenamento e conoscenza
tecnica, per ritornare verso fine anno a gite più tranquille.
Le
proposte sono ricche e molteplici sia sotto il profilo culturale
che escursionistico: presso il cinema Life un primo appuntamento
di serate in dia proiezione intitolato: “Le montagne del mondo
e le loro genti”, vede come ospiti l’8/3 Marco Vasta “Dove
i valichi toccano il cielo”, 15/3 Fausto de Stefani “Tra
sogno e realtà” e 22/3 Gianni Pasinetti “Il magico mondo
del trekking”. Un secondo appuntamento nei locali del Cicogna
Rampana con il Dott. Aldo Avogadri: 11/5 “Conoscere
i fiori delle alpi”, 18/5 “ Alberi e boschi delle
Alpi”, 25/5 “Flora degli ambienti di alta montagna”.
Seguiranno in settembre altre tre serate curate dai nostri soci
sempre in dia proiezioni : il 14 Dotti Giovani “Immagini dal
mondo”, il 21 Rubagotti Emilio
e Faggi Luigi “Arrampicare che passione”, il 28 Faoro
Maurizio “ Trekking a 360°”.
La
commissione di Alpinismo Giovanile sempre più propositiva
programma: 26/2 Lizzola a Val Bondione, 26/3 Eremo di S. Giogio,
28/5 Val Canè, 17-18/7 Rif. Laeng, 24/9 Stalle Moschel in
Valzurio, 28-29/10 Val di Scalve con pernottamento alla Baita
Visini.
Per
i ragazzi più grandi due uscite: il 30/4 a Cima Capi con
sentiero attrezzato e il 7/5 sulla neve del ghiacciaio del
Presena.
Diversi
gli appuntamenti con le scuole nella primavera sia come
preparazione all’interno che all’esterno con la salita del
Monte Misma
“Chi vi scrive é un gruppo di ragazze dodicenni
che hanno partecipato ad alcune gite organizzate da CAI e hanno
deciso di parlarvene.
Poiché siamo rimaste particolarmente entusiaste ci
pare ora giusto raccontarvi le esperienze, le sensazioni e le
“avventure” da noi vissute.
Abbiamo infatti iniziato con piccole escursioni di
una giornata come all’Eremo di S. Giorgio, al monte Misma e in
Val Cané, per poi trascorrere persino un intero week end fra le
montagne; ne sono un’esempio le due giornate passate in Val di
Scalve.
L’Eremo di San Giorgio é stata la nostra prima
escursione dove abbiamo avuto il primo contatto con la montagna
e con le persone che la frequentano.
Il monte Misma é stata un’escursione didattica,
una gita scolastica con accompagnatori del CAI ed alcuni
insegnanti. Dalla cima del monte Misma abbiamo potuto vedere
alcune delle vette che ci circondavano: il Pizzo Coca, il Monte
Redorta, il Pizzo del Diavolo, il Monte Alben, la Presolana, la
Concarena, il Pizzo Badile, ecc., ecc. inoltre ci sono state
date alcune nozioni sull’uso della bussola e delle cartine
geografiche. In questa gita é stata messa a dura prova la
resistenza fisica sia nostra che dei professori che ci
accompagnavano (per fortuna al ritorno c’era un comodo pullman
!!!). La Val Cané, bellissima valle che si trova all’inizio
del Parco dello Stelvio si può considerare un libro aperto
sulla natura e gli animali dato i bellissimi paesaggi, gli
stambecchi ed i caprioli visti anche con l’aiuto delle guardie
forestali incontrate durante il percorso.
In questi luoghi il divertimento, l’allegria, la
fatica e soprattutto la gioia di stare insieme non sono certo
mancate, ma le emozioni provate nel rustico Rifugio del Cimon
della Bagozza, in Val di Scalve, hanno superato ogni
aspettativa. E’ stato bellissimo cantare intorno al fuoco, la
sera, accompagnati dalla musica della fisarmonica; e poi di
notte addormentarsi con gli amici udendo solo un tranquillo
“silenzio” piuttosto del caos del traffico a cui siamo
abituati.
La
mattina appena svegliate, ci siamo affacciate alla finestra e
come in quadro si sono presentate a noi le maestose montagne e
la splendida natura che ci circondava, ci siamo lavate nelle
gelide acque del torrente che scorreva fuori dal rifugio (ed é
vero perché oltre all’energia elettrica
mancava anche l’acqua potabile). Il pomeriggio camminare tra
la pace del verde, mentre si ride e si scherza in armonia con
l’ambiente. Insomma una giornata passata nel modo migliore,
ricca di insegnamenti sia per i rapporti umani che di attenzione
e rispetto verso
ambienti incontaminati e bellissimi che speriamo rimangano
sempre cosi.
Concludendo, vi vorremmo assicurare che gli elementi
per essere felici e stare bene con se stessi, con gli altri e
con la natura in queste gioiose ed istruttive escursioni sono
presenti in abbondanza.
Quindi se avete l’occasione di partecipare alle
gite organizzate dal CAI non lasciatevele sfuggire perché non
potete immaginarvi cosa vi perdereste. Con la speranza di
incontrarvi prossimamente vi salutano le ragazze della II E
della scuola Enrico Fermi.”
Il
programma di gite sociali era il seguente: 22/1 Monte Lavino
Buelino, 19/2 Colli di S. Fermo, 19/3 Rif. Gherardi, 2/4 Valle
di Campovecchio, 15-16-17/4 Obra di Vallarsa, 7/5 Cima Tombea,
21/5 Monti del Pasubio, 1/6 Passo del Venano, 25/6 Passo di
Premassone, 8-9/6 Ghiacciaio del Rutor, 22-23/7 Monte Ortles,
9-10/9 Ferrata al Civetta, 23-24/9 Ferrata delle Mesules, 8/10
Rif Campisol, 22/10 Chiesetta di S. Fermo, 12/11 Monte
Pizzoccolo, 17/12 Rif. S. Fermo.
Visto
il buon riscontro dell’anno scorso la cena sociale si ripete
alla trattoria “Da Giovanna” a Viadanica.
I
soci del 1995 sono 250: 164 ordinari, 53 famigliari, 30 giovani
e 3 vitalizi.
Anche il programma del 1996 risulta ricco e vario, in modo particolare
si da vita ufficialmente alle “GITE FAMIGLIA” caratterizzate
da itinerari facili ed accessibili a tutti, in cui si possano
trovare momenti d’incontro conviviale e condivisione della
compagnia nel grande scenario della montagna. Strabiliante
l’affluenza di quell’anno,(ma avranno anche in futuro un
grande successo di partecipazione).
Le
gite sociali: 21/1 Monte Ario, 11/2 Madonna della Neve, 17/3
Cima Cameroti, 6-7-8/4 Obra di Vallarsa, 21/4 Monte Pagano, 12/5
Corna Trentapassi, 25-26/5 Cima Ladrinai, 9/6 Passo di Pozzera,
23/6 Rifugio Brunone, 6-7/7 Pizzo Cassandra, 20-21/7 Monte
Breithonn, 7-8/6 Piz Da Lec de Boè, 21-22/9 Ferrata Tridentina,
6/10 Passo Scagnello, 20/10 Monte Isola, 17/11 Malghe al Volano,
15/12 Monte Misma.
Le
gite Famiglia: 31/3 Buca del Corno, 5/5 Valli di Campovecchio,
16/6 Valle del Freddo, 13/10 Rif. Amici della Montagna a Paisco
Loveno.
L’Alpinismo
Giovanile: 14/4 Rifugio Cassinelli, 19/5 Rif. Alpe Corte, 2/6
Monte Agolo, 29-30/6 Rif. Gherardi e 12-13/10 Rif. Amici della
Montagna. Continua
la collaborazione con le scuole medie finalizzata con incontri
di dia proiezione il sabato mattina e si aggiunge un incontro
con i ragazzi delle superiori.
Il
programma culturale inizia con un appuntamento al cinema Life
con la proiezione di un film “Barnabo delle Montagne”.
Durante il mese di aprile si prevedono tre incontri in dia
proiezione con titolo “ Montagne del sud America”, 11/4
Ermanno Salvaterra con “ Fuiste Alpiste” (sei mesi in
Patagonia con la prima ascensione invernale al Cerro Torre),
18/4 Bruno Ongis “Appunti
di viaggio di un Bergamasco itinerante in America Latina”,
24/4 Osvaldo Cinelli “Di ritorno dall’Aconcagua”.
Il
primo di maggio si organizza una gita naturalistica con il Prof. Avogadri al Corno Buco per riconoscere e
raccogliere erbe commestibili.
Un’altra
iniziativa culturale viene proposta a giugno divisa in tre
serate dal titolo “Le rocce delle Alpi”, incontri di
geologia alpina Tenuti dalla
Prof.ssa C. Ferliga e dal Prof. F. Forcella.
All’assemblea
dei soci di marzo si vota per il rinnovo delle cariche sociali:
si riconfermano Pesidente Giovanni Monemartini, Vice Presidente
Gualtiero Sepati e gli otto consiglieri di cui tre nuovi:
Alborghetti
G.Carlo, Bertoli Giovanni, Belotti Pierino, Bertossi Angelo,
Leporati Angela, Marenzi Paolo, Mutti Enrico, Uberti G. Luigi, I
referenti delle commissioni
e gli incarichi sociali non variano rispetto al triennio
precedente.
La
cena sociale programmata per l’8 novembre si svolge
all’agriturismo “La Fiorita” di Ome.
I
soci sono 282 ripartiti tra 185 ordianri, 63 famigliari, 31
giovani e 3 vitalizi.
Nel 1997 le proposte della commissione cultura prevedono gli ormai
“classici” tre incontri di aprile presso la sala Bordogna
alla fondazione Cicogna Rampana: il 3 con Franco Solina “I due
volti dell’alpinismo”,
il 10 con Osvaldo Cinelli e Paroni “Immagini
dall’Aconcagua” e il 17 con Italo Bazzani “Neve e
ghiaccio”.
Si
aggiungono due serate dedicate al primo soccorso in montagna: il
24/4 con Costa Luigi “Nozioni di primo soccorso” e l’8/5
con il responsabile del soccorso
alpino della Val Trompia O. Ronchi.
A
maggio ci si incontra con la serie “I nostri soci si
raccontano” il 15 Pedrali Marco e Marco Belotti “ Tal do me
el Perù”, il 22 Turra Narciso “La mia montagna”, il 28
Goffi Giovanni “Vagabondo per il Mondo”.
Le
gite dell’Alpinismo Giovanile: 4/4 Cima Campidelli e Cameroti,
11/5 Rifugio Magnolini e Monte Alto, 28-29/6 Rif. Laeng,
12-13/10 Rif. Amici della Montagna a Paisco loveno.
Le
gite Famiglia: 27/4 Malghe al Volano (non verrà realizzata per
il brutto tempo, ma si visiterà il museo di Scienze Naturali di
Bergamo, e al ritorno … grande
festa in sede CAI), 18/5 Val di Canè, 15/6 Val Adamè e rif.
CAI Lissone, 13/10 Rif. Amici della Montagna.
Le
gite sociali: 19/1 Lago Moro, 16/2 Monte Zucco, 9/3 Monte
Colombina, 29-30-31/3 Obra di Vallarsa, 13/4 Bivacco Testa,
24-25/5 Pizzo Garzeto, 8/6 Lago di Varro, 21-22/6 Ferrata delle
Trincee, 5-6/7 Pizzo Cassandra (riproposto in quanto l’anno
precedente il tempo non ha permesso la salita), 19-20/7 Palla
Bianca, 13-14/9 Val Bondasca, 27-28/9 Giro del Sassolungo, 19/10
Monte Ario, 16/11 S. Pietro al Mone, 14/12 Monte Boario. La cena
sociale si svolge a novembre all’Agriturismo “Osteria
Cantina” di Cividino.
I
soci della sezione sono nuovamente in crescita e superano le 300
unita arrivando a 314: 205 ordinari, 66 famigliari, 40 giovani e
3 vitalizi.
Nel 1998 (anno dell’85° anniversario di fondazione) un po’ per far
fronte a problemi
finanziari un po’ per cambiare dal punto di vista culturale,
si programma in aprile ed in ottobre
sempre al Cicogna Rampana una serie di cineforum tratti
dai film premiati al Film Festival di Trento: 15/4 “ La grande
conquista”, 22/4 “Il figliol prodigo”, 29/4 “Lettere
d’amore in Engadina”, 14/10 “Sciare nel vuoto” e “La
parete che non c’è”, 21/10 “Torre
nel Vento” e ” E’ pericoloso sporgersi”.
Il
6/5 con il Dott. Mino Baitelli si presenta una serata dal tema
“Salute ed altitudine”, il 13/5 con la guida alpina Gianni
Pasinetti una serata di dia proiezioni “ Angoli delle montagne
bresciane” e il 7/10 Turra Narciso con ”Nella Terra dei
vulcani”.
Le
gite sociali prevedono per quell’anno: 25/1 Traversata del
Monte Orfano, 15/2 S. Maria del Giogo, 15/3 Baita Segala,
11-12-13/4 Obra di Vallarsa, 14/6 Lago di Varro, 20-21/6 Ferrata
Tomaselli, 4-5/7 Pizzo Bernina, 18-19/7 Hallinhor, 12-13/9 Monte
Adamello (per la commemorazione del 85° anniversario salito da
cordate della sezione dai tre versanti: Garibaldi e Passo
Brizio, Gnutti dalla via Terzulli e Passo Adamello, dal
Prudenzini al passo del Salarno), 27/9 Presolana Occidentale,
18/10 Colli di S. Fermo, 15/11 Passo di Ezendola, 13/12
Traversata delle cinque cime.
Le
gite Famiglia propste sono le seguenti: 19/4 Malga Cornetto,
10/5 Cinque Terre, 7/6 Malghe al Volano, 11/10 Monte Zucco.
Le
gite dell’Alpinismo Giovanile: 5/4 da Civate a S. Pietro al
Monte, 31/5 Rifugio Gianpace e 10-11/10 Rif. GESP e Monte Zucco.
La
cena sociale in novembre viene organizzata nel cuore della
Franciacorta all’agriturismo “Le Solive”.
La
nostra sezione patrocina una spedizione in Equador: sette i soci
partecipanti, il capo spedizione è il Socio Turra Narciso,
verranno salite diverse cime tra i 5.000 e 6.000 metri.
I
soci nel 1998 sono 315: 202 ordinari, 73 famigliari, 38 giovani
e 2 vitalizi.
Nel 1999 in occasione del rinnovo del consiglio per le cariche sociali,
viene introdotta una novità importante: la votazione verrà
eseguita durante l’assemblea dei soci (come sempre), ma si darà
la possibilità anche ai non intervenuti di partecipare al voto
mediante scheda inviata per posta. Delle c.a. 240 schede
distribuite, ne vengono scrutinate 137.
Lo
scrutinio avviene la serata del 3 maggio ed i risultati sono i
seguenti:
1°
Sepati Gualtiero
voti 119
2°
Montemartini Giovanni
voti 80
3°
Bertoli Giovanni
voti 72
4°
Uberti G. Luigi
voti 69
5°
Rota M. Susanna
voti 60
6°
Mutti Enrico
voti
58
7°
Marenzi Paolo
voti 57
8°
Leporati Angela
voti 54
9°
Alborghetti G. Carlo
voti 52
10°
Berossi Angelo
voti 49
All’undicesimo
posto risultano a pari merito con 40 voti Belotti Pietro,
Mentasca Ugo, Peri Ivan e Scubla Roberto, dal sorteggio risulta
la seguente graduatoria: 11° Scubla, 12° Mentasca, 13° Peri e
14° Belotti.
La
serata del 17/5 si procede alla nomina del Presidente e Vice
Presidente:
Il
Presidente Sepati Gualtiero riceve 8 voti su 10.
Il
Vice Presidente Montemartini Giovanni riceve 5 voti su 10.
Scubla
Roberto diviene il nuovo segretario del consiglio e
verbalizzante.
Si
riconferma Marenzi Fiorangela come tesoriera e Signorelli Fulvia
e Bracchi Graziella come revisori dei conti.
I
referenti delle commissioni sono:
Materiali:
Alborghetti G. Carlo
Biblioteca:
Leporati Angela
I.E.T.A.:
Sepati Gualtiero
Cultura:
Mentasca Ugo
Gite:
Mutti Enrico
Alpinismo
Govanile: Martina Giuliana
Tesseramento:
Bertoli Giovanni e Marenzi Paolo
Segreteria:
Gualtiero Sepati e Rota M. Susanna.
L’attività
sociale propone per le gite sociali: 17/1 Canto Alto, 7/2 Motto
della Scala, 14/3 Pizzo dei tre Signori, 18/4 Sentiero delle
cascate al Brentei, 9/5 Cima Roma, 23/5 Monte Redival, 6/6 Pian
della Regina, 20/6 Passo del Venano, 3-4/7
Catinaccio
d’Antermoia, 17-18/7 Piramide Vincent, 4-5/9 Palla Bianca
(riproposta per l’impossibilità dell’ascensione nell’anno
precedente), 18-19/9 Passo del Forcellino e Rif. Val di Fumo,
24/10 Colli di S. Fermo, 7/11 Cima Vindiolo, 19/12 Monte Conche.
Per
le gite Famiglia: 21/3 Corni di Filaressa, 25/4 Castello regina,
16/5 Portofino e S. Fruttuoso, 13/6 Lago di Gleno (alla diga
crollata), 9-10/10 Rif. GESP e Monte Zucco (in combinazione con
l’unica gita dell’Alpinismo Giovanile), 14/11 Fraz. Fraggio.
Il
programma culturale prevede due incontri serali e due uscite:
il
29/4 con la guida alpina Valentino Bassi con dia proiezioni sul
Parco dell’Adamello e conseguente uscita il 2/5 in Val Saviore
e il 22/7 serata con il micologo Carlo Piumetti e l’uscita
micologica il 25/7 in Val Paghera.
Il
7/10 Turra Narciso ci presenta una conferenza con diapositive
riguardo alla spedizione in Perù appena ultimata (di cui la
nostra sezione è stata patrocinante), il 14/10 il programma
prevedeva una serata con Angelo Mozzon, per un inconveniente la
stessa viene annullata e viene invitato l’Istruttore Nazionale
di Apinismo Mario Ghedi, il 21/10 in collaborazione con il
Circolo Fotografico si realizza una serata sulla tecnica di
fotografia in montagna.
Anche
quest’anno la sezione patrocina un’altra spedizione a cura
del Socio Turra Narciso che con altri 6 compagni avranno come
destinazione il Perù, saranno salite quattro cime tra i 5.500
ed i 6.700 metri (Huascaran).
La
cena sociale si svolge all’agriturismo “Videtti” a
Villongo il 9 novembre.
Su
un totale di 15 gite sociali partecipano 200 persone, alle 6
gite famiglia partecipano 327 persone, e 12 i ragazzi alle gite
di Alpinismo Giovanile, per un totale di 527 persone.
I
soci sono 311 di cui 198 ordinari, 76 famigliari, 34 giovani e 3
vitalizi.
[Sommario]
Si Cambia sede
L’anno 2000 tanto atteso per molti versi, si
propone al nostro sodalizio con un programma di nuovo ricco e
rivitalizzato.
Innanzi
tutto la sede viene nuovamente cambiata, sarà collocata in via
Malvezzi disposta all’ultimo piano in due stanzette di un
palazzo nelle vicinanze della Piazza Castello.
L’apertura
di un nuovo conto corrente
postale, permette ai soci di rinnovare a distanza il
bollino mediante un semplice bollettino di C.C.P. Il libretto
delle attività con copertina argentata ci introduce alle
proposte sociali, sempre in numero maggiore per cercare di
accontentare tutte le esigenze che via via si scoprono come
nuove necessità nei partecipanti alle nostre iniziative.
Le
gite sociali: Il 23/1 a
S. Giovanni delle Formiche, 6/2 tra S. Fermo e Monte Bronzone,
22-23-24/4 Obra di Vallarsa, 7/5 Pizzo dei tre Signori, 21/5
Cima Cadì, 4/6 Cima Moren, 25/6 Laghi di Valgoglio, 8-9/7 Monte
Disgrazia, 22-23/7 Monte Viso, 9-10/9 Ferrata al Passo Satner,
24/9 Monte Aviolo, 30/9-1/10 Val Grande (gita faunistica), 22/10
Santa Maria Del Giogo (Castagnata), 3/12 Lago di Tenno. Per le
gite Famiglia: 10/3 St. Moritz (gita sulla neve), 26/3 Rif.
Prati Parini, 26/4 Monte Tesoro, 14/5 Germanedo Campo de Buoi,
11/6 Santuario di Montallegro (Riv. Ligure), 8/10 Alpe di Grem,
5/11 Torbiere e Monte di Provaglio.
L’Alpinismo
giovanile riparte con nuove idee e stimoli grazie anche alla
nuova referente del gruppo Giuliana Martina: 30/4 Sentiero delle
Cascate, Stalle di Moschel, 7-8/10 Alpe di Grem.
Verranno
anche proposti alcuni itinerari di sci-alpinismo, ma purtroppo
un accentuato pericolo di valanghe impedisce le uscite
programmate.
La
cena sociale come ormai consuetudine viene programmata per
novembre al ristorante “Ca’ San Marco” con gran finale di
canti e divertimento.
Il
2000 si conclude con un buon successo di partecipazione: alle 12
gite sociali partecipano 222 persone, alle 8 gite famiglia
partecipano 387 persone e 88 sono i ragazzi che partecipano alle
tre uscite dell’Alpinismo Giovanile; alle 2 uscite culturali
son 51 i partecipanti per un totale di 748 persone.
I
soci del 2000 sono 326: 201 ordinari, 84 famigliari, 38 giovani
e 3 vitalizi.
Il 2001 si apre all’insegna della scienza e dell’ecologia: una
proposta promossa nelle gite famiglia vede impegnati soprattutto
i bambini nella pulizia dei sentieri che verranno percorsi nelle
varie escursioni. Infatti le attività culturali inizieranno il
15/3 proprio con il presidente del T.A.M. (Tutela Ambiente
Montano del CAI) con il tema: “Ambiente e turismo, attività
eco-compatibile nel Parco dell’Adamello”, seguiranno il 3/5
una serata sulle “Erbe Medicianli” con il Prof. Avogadri ed
un’uscita il 6/5 sui monti intorno al Bronzone per la raccolta
delle stesse. L’esperienza più entusiasmante verrà
realizzata con il prof. Claudio Smiraglia glaciologo di fama
internazionale e presidente del comitato scientifico del CAI: il
21/6 presenterà la serata “Passato, presente e futuro dei
ghiacciai delle alpi” ed il 23-24/6 ci accompagnerà
attraverso il “sentiero glaciologico del centenario”
sovrastante il bacino glaciologico dei Forni. A novembre le
ormai consuete serate con le immagini proposte dai nostri soci
alla fondazione Cicogna Rampana: 8/11 Roberto Scubla, 15/11
Agostino Chiari, 22/11 Renato Agosti.
Le
gite sociali programmate erano le seguenti: 21/1 Monte Cunicolo,
11/2 Monte Purito, 4/3 Monte Alto, 22/4 Monte Sasna, 19/5 Lago
Prespontino, 10/6 Eremo di S. Glisente, 7-8/7 Grossglockner,
21-22/7 Gran Zebrù, 15-16/9 Roda di Vael, 7/10 Pizzo Arera,
21/10 Croce di Pezzoro, 3/11 Rif. Chierico, 16/12 S. Genesio.
Per le gite famiglia: 18/2 Altopiano di Asiago (sulla neve),
18/3 Rif. Camposecco, 14-15-16/4 Obra di Vallarsa, 29/4 Monte
Ubione, 13/5 Santuario di Montallegro (Riviera Ligure), 9/9
Malghe al Volano, 14/10 Baita Grem, 11/11 Rif. Piazza al Medale.
Con l’Alpinismo giovanile, oltre ad una presentazione del
programma il 3/2 si da vita ad un piccolo corso di alpinismo:
4/2 gita sulla neve al Monte Pora, 25/3 “Il magico mondo dei
nodi”, 1-4 “Salire per imparare”, 8/4 “La montagna a
portata di mano”, il 3/6 partecipazione al Meeting di
Alpinismo Giovanile Lombardo a Montisola “L’isola del
Tesoro” e il 13-14/10 gran finale alla Baita Grem.
In
estate la spedizione in Kazakistan patrocinata dalla sezione
vede partecipare 10 alpinisti capeggiati da Turra Narciso,
l’obiettivo è la vetta del Khan Tengri (7.010 metri)
raggiunta dal nostro socio Scubla Roberto e da un compagno di
cordata bergamasco.
La
consueta cena sociale si svolge alla trattoria “Osteria
Cantina” di Cividino il 2 novembre.
Anche
alla fine di quest’anno si registra un buon incremento di
partecipanti: alle 13 gite sociali sono 220 , alle 8 gite
famiglia sono 450, alle 7 uscite dell’Alpinismo Giovanile sono
125 e 57 alle 2
uscite culturali per un totale di 852 partecipanti.
I
soci di quest’anno sono 333: 207 ordinari, 79 famigliarri, 43
giovani e 4 vitalizi.
Il 2002 viene proclamato dall’ONU “Anno internazionale delle
Montagne”, molte saranno le iniziative anche a livello
nazionale per ricordare questo evento.
La
nostra sezione intende cominciare le attività dell’anno
all’insegna della sicurezza, per questa ragione viene invitata
la Guida Alpina Bresciana Pier Carlo Berta il 7/3 per una serata
dal tema “La sicurezza in Montagna” ed una successiva uscita
il 10/3, nel nostro entroterra collinare della Franciacorta con
medesimo argomento. Il 13-14/4 veniva programmata un escursione
micologica, ma purtroppo il maltempo non permetteva
l’uscita,
mentre con grande interesse e partecipazione si è trascorso l’appuntamento al Rif. Baita Iseo con Don Angelo il
27-25/4 “Geologia della Concarena” e “erbe commestibili
della Valle Camonica”. La serata dell’11/5 presso le scuole
M.L.K. Marco Vasta ci presentava una conferenza sulle regioni
dell’Himalaia.
A
Novembre alla Fondazione Cicogna Rampana per la serie “I
nostri soci si raccontano”
serate di diapositive con: Gualtiero Sepati “Alpinista
della domenica”, Mario Sammarco “scoprire le bellezze del
Parco del Pollino”, Roberto Scubla “Il mio alpinismo” e
Claudio e Jenni Falconi con “Giubileo 2000”.
Nel
2002 si rinnovano le cariche sociali, mediante la già
sperimentata votazione “per corrispondenza” , 122 le schede
scrutinate, vengono votati per ordine i primi dieci : Sepati
Gualtiero, Bertoli Giovanni, Mentasca Ugo, Mutti Enrico, Uberti
G. Luigi, Alberghetti G. Carlo, Leporati Angela, Scuola Roberto,
Raccagni Pierino e Belotti Pietro.
Gualtiero
Sepati viene confermato Presidente e Montemartini Giovanni
VicePresidente.
Il
calendario delle gite sociali prevedeva: 27/1 Monte Rena, 10/2
Valvestino, 3/3 Malghe di Valsorda, 6/4 Colle Palazzo, 26/5
Monte di Ponteranica, 9/6 Bocchetta di Valmassa, 23/6 Corno di
Bles, 6-7/7 Pizzo Redorta, 20-21/7 Punta di Penia,
7-8/9 Roda di Vael, 29/9 Monte Azzarini, 20/10 Castagnata
a S. M. del Giogo, 24/11 Monte Resegone, 15/12 Monte Gaina.
Le
gite famiglia: 24/2 Altopiano di Brentonico (con pullman), 17/2
S. Tomaso, 30-31/3 Obra di Vallarsa, 21/4 Rif. Piazza al Medale,
12/5 Isola di Palmaria (con pullman), 1/9 Malghe al volano,
13/10 Alpe di Grem, 10/11 M. S. Emiliano.
Le
proposte per l’Alpinismo giovanile: 17/2 gita sulla neve a
Zambla Alta, 23/3, 7/4 e 14/4 Corso di introduzione alla
Montagna per ragazzi, 9/6 Meeting di Alpinismo giovanile a
Bergamo Alta,
13-13/10 Baita e Alpe di Grem.
La
bacheca con gli avvisi e le iniziative della nostra attività sociale che da tempo immemorabile risiede in piazza
Roma, per un’ordinanza del sindaco deve cambiare locazione,
grazie al Dott. Sbardolini possiamo collocarla in via G. Marconi
e un’altra si trova sull’angolo di via C. Bissolotti attigua
a Piazza Roma in una bacheca comunale.
La
cena sociale all’agriturismo “Villa Delizia” di Mornico
conclude le attività dell’anno .
Anche
in quest’anno si ha una buona partecipazione alle diverse
attività: alle 14 gite sociali sono 335, alle 8 gite famiglie
sono 431, alle 7 uscite dell’alpinismo Giovanile sono 74 e 40
alle 2 proposte culturali in ambiente, per un totale di 886
persone.
I
soci sono in totale 340 distribuiti in: 204 ordinari, 86
famigliari, 46 giovani e 4 vitalizi
[Sommario]
90 anni
Giungiamo quindi al 2003, l’anno del 90°
anniversario della fondazione della nostra sezione.
La
manifestazione della commemorazione viene programmata
all’Auditorium S. Fedele, dove si prevedono diverse
iniziative.
Si
cambia nuovamente sede, dal 16 aprile la nuova sede sarà
collocata all’interno della struttura del campo sportivo in un
ampio e confortevole sito nella palazzina che sovrasta i campi
da tennis.
Viene
proposto un fine settimana il 14-15/6 al rifugio Branca al
ghiacciaio dei Forni per un aggiornamento tecnico a cui sono
chiamati tutti i soci che intendano apprendere ed approfondire
la conoscenza della tecnica di
base per i fondamenti della
salita su roccia e progressione sul ghiacciaio.
Le
gite sociali programmate secondo il consueto criterio sono le
seguenti: 21/1 Da Vertova alla vetta di Tisa (nella quale perirà
stroncato da un arresto circolatorio l’amico Alberto Turra
aiuto validissimo di tante iniziative del nostro sodalizio), 8/2
Laghi di Cardeto, 9/3 Monte Cornizzolo, 13/4 Rifugio Buzzoni,
11/5 Rifugio Torcola, 8/6 Cima Rovaia, 22/6 Torrione d’Albiolo,
5-6/7 Cima Veunza, 19-20/7 Gran Paradiso, 6-7/9 Campanili del
Latemar, 28/9 Bivacco Mistrà, 19/10 La castagnata a S. M. del
Giogo, 23/11 Cima dei Canti, 14/12 Monte Clemo.
Quest’anno
si aggiunge anche una nuova iniziativa tesa alla socializzazione
e all’invito della frequentazione della montagna nei periodi
“fuori calendario”: “Mi propongo Capo Gita”, serie di
domeniche nelle quali ci si da appuntamento nel piazzale del
municipio e chi propone la gite o l’itinerario ne diventa il
capo gita: 14/9, 21/9, 5/10, 26/10, 16/11, 30/11 e 7/12.
Le
gite famiglia: 9/2 Zambla Alta (gita sulla neve), 23/2 Altopiano
di Brentonico (Gita sulla neve con pullman), 23/3 Al Bosco degli
gnomi di Zone, 27/4 Visita alle miniere di Pezzaze, 25/5 Gita in
pullman sulla Riviera Ligure da Camogli e S. Fruttuoso, 12/10 al
Rifugio Vaccaro, 9/11 Monte Conche.
Per
il programma dell’Alpinismo giovanile: Corso di introduzione
all’alpinismo per ragazzi il 22/3, 30/3 e 6/4, il primo giugno
“Meeting di Alpinismo giovanile Lombardo” e 11-12/10 Rifugio
e Monte Vaccaro.
Con
la speranza che anche quest’anno i soci e simpatizzanti
partecipino sempre in numero maggiore, affermando con la loro
presenza il consenso alle nostre iniziative, ci congediamo
augurando e augurandoci che tutto possa andare come desiderato.
Marzo
2003 - Foto di gruppo al Bosco degli Gnomi (163 partecipanti)
Voglio
anch’io al termine di questo modesto lavoro ricordare e
ringraziare quanti si sono adoperati nel rendere sempre più
vitale la nostra sezione del CAI, cominciando dal grande intuito
e passione che abbiamo potuto riconoscere nel Comm. Giacinto
Lanfranchi che insieme al Dott. Emilio Pangrazio (primo
Presidente) hanno dato vita al nostro sodalizio Palazzolese.
Alle
famiglie Lanfranchi, Marzoli, Kupfer, Niggeler e Lozio che hanno
partecipato alla fondazione.
Al
Sig. Alessandro Frigeni, solerte e preciso segretario che
dall’inizio del secolo ha accompagnato le attività della
nostra sezione. Ai Presidenti Willj Niggeler, Gianpiero Cicogna
e Sirio Lozio che hanno continuato e conservato negli anni
l’etica a cui il nostro club si ispira e si è sempre
riferito.
A
Giovanni Montemartini che ha retto come Presidente per ben 25
anni le sorti della nostra sezione, alla segretaria e tesoriera
insostituibile nella volontà e prestanza Fiorangela Marenzi
(grazie a Lei abbiano potuto completare il periodo degli eventi
occorsi tra gli anni 1970 e 1980)
Un
rinnovato ringraziamento al Maestro Gino Giudici per averci
lascito la memoria dei primi cinquant’anni e al Rag. Mainetti
Giovanni che con ordine ha conservato importanti documenti che
ci hanno permesso di ricostruire la storia della sezione tra il
1963 e il 1970.
A
tutti quanti ed in particolare ai consiglieri attuali e quelli
che si sono succeduti negli ultimi vent’anni con i quali ho
collaborato, e con
i quali ci siamo impegnati a rendere sempre più attive e
animate le proposte della nostra sezione.
Voglio
anche ricordare tra quanti sono scomparsi i soci Gino Radici e
Alberto Turra tanto cari e disponibili, amici ed impegnati
sostenitori delle nostre attività.
Gualtiero
Sepati
“….Vorrei ripetere sempre:
ricordate coloro che prima di voi hanno avuto la gioia dei
monti. E non sia solo un bisogno del vostro cuore, ma
un dovere di gratitudine. Non dimenticate che oggi con la
vostra tecnica e con le vostre capacità moderne, vi rizzate
sulle spalle di quelli. Confrontate modestamente la vostra
arrampicata su un nuovo dente di roccia o su una nuova parete,
con le prestazioni dei nostri vecchi che, senza precursori,
senza guide scritte, senza l’aiuto dei mezzi di comunicazione,
delle strade, dei ricoveri odierni, senza la comodità che voi
godete in grazia loro, con mezzi insufficienti e carte
imperfette, con equipaggiamento primitivo, andavano ad esplorare
le regioni vergini, verso l’ignoto prospettato loro a colori
foschi e terribili. Leggete i buoni libri alpini. Ben altrimenti
comprenderete e godrete la montagna. Le relazioni tra la
montagna e l’uomo, la concentrazione di destini umani con la
storia dei monti vi daranno un vasto campo di serie
considerazioni e vi porgeranno gli elementi per non poche
conclusioni istruttive, abbraccianti un mondo anche più largo
della vita alpina.”
(Julius Kugy –1858/1944)
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