DOSSIER 2012
Bandiere verdi, buone pratiche e idee
positive di sviluppo locale
La Carovana Alpi 2012 di Legambiente redige un check-up di
salute e sicurezza dell'arco alpino assegnando
le ambite “bandiere 'verdi”.
Le 11
le bandiere verdi assegnate
alle politiche virtuose, vedono invece in testa la Lombardia a cui vanno
4 riconoscimenti, 3 delle quali assegnate alle amministrazioni o gruppi
Bresciani che hanno perseguito con impegno "sviluppo e conservazione
degli ambienti naturali".
Bandiera Verde
a: Sezione CAI di Palazzolo
Sull’Oglio
Motivazione:
per tutte le
iniziative dedicate alla scoperta dell’ambiente montano in Valle
Camonica e per la realizzazione
del Giardino
botanico alpino di Pietra dell’Orsa.
Descrizione:
La Sezione C.A.I. di
Palazzolo sull’Oglio é nata nel 1913 (l’anno prossimo festeggerà il 100°
anniversario di
fondazione) e da allora promuove la pratica dell’alpinismo in tutte le
sue forme:
escursionismo,
alpinismo, sci di fondo, sci alpinismo, arrampicata su roccia e
ghiaccio, nonché
iniziative atte a far
conoscere amare e tutelare l’ambiente montano per la sua bellezza
paesaggistica
e naturale, per la sua
cultura e tradizioni.
Dal 2007 la sezione
gestisce la BAITA FONTANETO di proprietà del Comune di Prestine, sita
nel Parco dell’Adamello
in zona Campolaro, nell’alta Valle Camonica. Il luogo è collocato tra le
aree di maggiore
interesse botanico di tutto l’arco alpino: la Valle di Stabio, la
riserva botanica di
Val Fredda, la Valle di
Cadino e il passo Crocedomini.
Il CAI di Palazzolo
Sull’Oglio in questi anni, avvalendosi anche della collaborazione
dell’Associazione
Botanica Bresciana (A.B.B.) ha iniziato a realizzare nella zona prativa
limitrofa
alla Baita Fontaneto un
giardino Botanico che viene denominato “Giardino botanico alpino Pietra
dell’Orsa” che prende
spunto da un toponimo e da un’antica leggenda del luogo.
L'area del Giardino si
presenta con una conformazione variata del terreno, con alternanza di
zone
più o meno ripide e
variamente esposte, che, assieme alle diversità fisico-chimica dei
suoli,
garantiscono una
varietà notevole di specie e di ambienti, quali: Piante endemiche,
Praterie
montane, Praterie
alpine, Zone umide – Torbiere, Laghetti alpini, Ghiaioni calcarei,
Ghiaioni
Silicei, Rodoreti,
Rocce silicee, Rocce calcaree, Ghiaioni silicei, Ghiaioni calcarei.
Il progetto verrà
ulteriormente ampliato nei prossimi anni: si prevedono la recinzione del
sito, il
convogliamento
dell’acqua per alimentare un laghetto e le zone umide, la creazione di
diversi tipi di
terreni e roccere
(acidi e alcalini), preparazione del terreno e piantumazione delle
diverse essenze. Il
Progetto prevede anche
la costituzione di un centro per la didattica e la divulgazione
scientifica.
Il lavoro di
realizzazione e gestione del giardino, svolto con passione e grande
conoscenza
scientifica interamente
da volontari, oggi si presenta al visitatore con una rete di sentieri
che si
snodano intorno alla
Baita, garantendo la possibilità di godere di una situazione di forte
valore
culturale, gestita con
attenzione scientifica, gusto estetico e grande sensibilità ambientale
e
naturalistica
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