GITA
SOCIALE Domenica 6
Aprile |
CORNO
OCCIDENTALE DI CANZO (m. 1373)
ITINERARIO STRADALE : Palazzolo,
Bergamo, Cisano BG, Canzo
PUNTO DI PARTENZA: Stazione
ferroviaria delle FNM di Canzo-Asso
DIFFICOLTÀ’:EE
EQUIPAGGIAMENTO: Da tempo libero
DISLIVELLO: m. 890
TEMPI DI PERCORRENZA: Solo salita 3,40
PARTENZA ORE: 7,30 dal
piazzale del municipio
COORDINATORI: Fulvia e
Gualtiero ( 0307301257)
L’itinerario, che non presenta difficoltà fino alle baite di Pianezzo,
si snoda tra boschi di castagni, betulle e faggi lungo la dorsale
occidentale del gruppo dei Corni di Canzo, raggiungendo i pascoli di
Pianezzo, ampio balcone panoramico sul ramo orientale del Lario. Risale
quindi le roccette del Corno Occidentale fino alla vetta. In primavera
tra le roccette spuntano numerose varietà di fiori: notevole alla fine
di maggio la fioritura di peonie selvatiche. Il sentiero ben segnato col
segnavia n° 10 fino alla Colletta dei Corni, con il n° 5 fino a Pianezzo
e con il n° 1 fino alla vetta
Dalla stazione ferroviaria di Canzo-Asso (m 389) si sale verso Asso-
passando dalla caratteristica cascata Val Lategna. Si costeggia il
Lambro, si passa oltre il ponte per Scarenna e, poco oltre, si prende la
strada che sale a destra (segnavia a vernice bianca e rossa e
indicazione “Colletta dei Carni” n° 10). Si supera un dosso e in lieve
discesa si attraversa il ponte sul torrente che alimenta la sottostante
cascata. Si svolta a destra passando a monte di alcuni fabbricati.
Superati successivamente tre bivi, seguendo le indicazioni si raggiunge
la dorsale e, lasciato a sinistra il bivio per Visino, si sale sempre
seguendo le indicazioni. La vista si apre sul lago del Segrino. Il bosco
presenta evidenti segni di un incendio recente. Continuando a salire, si
entra in un bosco di betulle con un ricco sottobosco dove a primavera
inoltrata fioriscono numerosi gli iris. Raggiunto un dosso, si scende ad
una depressione, quindi si risale alla Colletta dei Corni (m 889; ore
2,15). Seguendo le indicazioni per i Corni di Canzo dipinte su un masso,
si lascia a sinistra il bivio per Visino e si prosegue in salita nel
bosco. Anche al bivio successivo la direzione è indicata da una scritta
su una pietra. Si percorre una lunga diagonale verso sinistra passando
tra faggi e betulle; nel tratto più ripido il sentiero è gradinato con
tronchi. Si supera una bella struttura rocciosa su cui è dipinto un
segnale rosso-bianco-rosso n° 5 e, sempre salendo, si raggiungono le
baite di Pianezzo (m 1250; ore 3). Si prende il sentiero di destra che,
con andamento quasi pianeggiante, taglia il versante settentrionale del
Corno Occidentale e raggiunge il crocefisso in legno posto su un dosso
sul quale giunge dal versante opposto il sentiero che sale dal 30 Alpe.
Si piega a sinistra per salire il ripido ghiaione che immette alla
cresta ovest. Si percorre la cresta con facili passaggi su roccette
seguendo il segnavia n° 1, si oltrepassa l’uscita della ferrata ed in
breve si giunge alla vetta (m 1373; ore 3,40). Il ritorno dallo stesso
itinerario della salita.
Dalla stazione ferroviaria di Canzo-Asso (m 389) si
sale verso Asso- passando dalla caratteristica cascata Val Lategna. Si
costeggia il Lambro, si passa oltre il ponte per Scarenna e, poco oltre,
si prende la strada che sale a destra (segnavia a vernice bianca e rossa
e indicazione “Colletta dei Carni” n° 10). Si supera un dosso e in lieve
discesa si attraversa il ponte sul torrente che alimenta la sottostante
cascata. Si svolta a destra passando a monte di alcuni fabbricati.
Superati successivamente tre bivi, seguendo le indicazioni si raggiunge
la dorsale e, lasciato a sinistra il bivio per Visino, si sale sempre
seguendo le indicazioni. La vista si apre sul lago del Segrino. Il bosco
presenta evidenti segni di un incendio recente. Continuando a salire, si
entra in un bosco di betulle con un ricco sottobosco dove a primavera
inoltrata fioriscono numerosi gli iris. Raggiunto un dosso, si scende ad
una depressione, quindi si risale alla Colletta dei Corni (m 889; ore
2,15). Seguendo le indicazioni per i Corni di Canzo dipinte su un masso,
si lascia a sinistra il bivio per Visino e si prosegue in salita nel
bosco. Anche al bivio successivo la direzione è indicata da una scritta
su una pietra. Si percorre una lunga diagonale verso sinistra passando
tra faggi e betulle; nel tratto più ripido il sentiero è gradinato con
tronchi. Si supera una bella struttura rocciosa su cui è dipinto un
segnale rosso-bianco-rosso n° 5 e, sempre salendo, si raggiungono le
baite di Pianezzo (m 1250; ore 3). Si prende il sentiero di destra che,
con andamento quasi pianeggiante, taglia il versante settentrionale del
Corno Occidentale e raggiunge il crocefisso in legno posto su un dosso
sul quale giunge dal versante opposto il sentiero che sale dal 30 Alpe.
Si piega a sinistra per salire il ripido ghiaione che immette alla
cresta ovest. Si percorre la cresta con facili passaggi su roccette
seguendo il segnavia n° 1, si oltrepassa l’uscita della ferrata ed in
breve si giunge alla vetta (m 1373; ore 3,40). Il ritorno dallo stesso
itinerario della salita.
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