GITA G.E.S.A.
- Mercoledì 5
Febbraio |
MONTE PIZZOCCOLO (m. 1581)
PUNTO DI PARTENZA:
Piazza del mercato a S.Pancrazio
DISLIVELLO: m 800
TEMPO DI PERCORRENZA : 4 ore
DIFFICOLTA': E Escursionismo
EQUIPAGGIAMENTO: Per
escursionismo
PARTENZA ORE: 7.00
COORDINATORE: Renzo Imberti
A Toscolano lasciata,
prima del ponte all'inizio del paese la Statale Gardesana, si prende a
sinistra per Vigole e Sanico, quindi avanti ancora, su strada più ripida
e cementata fino al bivio situato in località Ortello, alto dove
lasceremo l'auto; come qui annunciano le segnalazioni, per il Pizzocolo
si può procedere per entrambe le direzioni. Noi abbiamo scelto di
seguire l'itinerario che si articola verso destra che è il più diretto;
a sinistra si va a S.Urbano. Si continua guadagnando velocemente quota
attraverso il boscoso versante lasciando sulla sinistra (a monte),
inizialmente un vecchio castagneto e più in alto alcune deviazioni che
portano a baite e capanni da caccia.
Ad uno slargo, dove la stradina curva, sempre con pendenza sostenuta
verso sinistra, si stacca sulla destra un sentiero (al bivio
segnalazioni); lo si segue e in breve si giunge alla malga Valle, posta
in una grande conca pietrosa, attorniata da faggi e aceri imponenti e
molto belli. Si continua a monte della malga seguendo sempre il sentiero
che sale tra noccioli e maggiociondoli, fino a innestarsi sulla larga
mulattiera proveniente dal Dosso delle Prade e dal rifugio Spino. Si
entra qui nella zona più spettacolare del Pizzocolo caratterizzata da
stupendi e verdissimi faggi che contrastano con il biancore delle rocce
carbonatiche, profondamente incise dalla costante azione erosiva delle
acque; il curioso e interessante fenomeno è noto col nome di "campi
solcati".
Seguendo detta mulattiera verso destra, in una ventina di minuti si
giunge senza fatica la cima del monte; poco prima di giungervi, si tocca
il "bivacco due aceri", ricavato in una struttura militare del 1915/18;
uno spartano ricovero (incustodito) sempre aperto, provvidenziale in
caso di cattivo tempo. Mentre sulla cima sorge una chiesetta dedicata
alle vittime della montagna. Straordinario è il panorama. Si spazia
dalle prealpi agli Appennini. Suggestiva è la vista sul monte Baldo e
sui golfi di Salò, S. Felice e Manerba.
|