GITA G.E.S.A.
Mercoledì 2 Aprile |
PASSANDO DAL RIFUGIO CURÒ VERSO
I LAGHI DI BARBELLINO.
PUNTO DIPARTENZA: Piazza
mercato a San Pancrazio
DISLIVELLO: 1060 m
TEMPO DI PERCORRENZA : c.a
3,30 ore
DIFFICOLTA': E
EQUIPAGGIAMENTO: Per
escursionismo
PARTENZA ORE: 7,00
COORDINATORE: Renzo Imberti
Si parte dalle case Grumetti di Valbondione; dal paese si
continua lungo il fondovalle sino alla fine della strada asfaltata: il
parcheggio qui è sempre affollato per cui conviene o arrivarvi la
mattina molto presto o lasciare l’auto al parcheggio nei pressi del
paese.
Vicino al parcheggio un bar ed una santella: a destra di
quest’ultima parte un sentierino (in questo tratto non segnalato) che
piega subito a destra e risale un ripido bosco sino a sbucare sulla
stradina sterrata che arriva da Lizzola dove si ritrova il segnavia. La
si segue a sinistra per un lungo e monotono mezzacosta che conduce sotto
ai roccioni che sostengono il vecchio rifugio Curò. Al primo tornante si
stacca a sinistra un impervio sentiero: è una scorciatoia adatta a chi
ha buone gambe e piede fermo ed esperto e permette di risparmiare circa
mezz’ora di cammino: la scorciatoia sbuca in alto a poca distanza dal
rifugio (corda metallica nel tratto più esposto). Chi vuole godersi
invece un percorso più tranquillo segue la stradina che ora s’inerpica a
tornanti lungo il fianco sudoccidentale del Monte Verme e conduce al
rifugio Curò posto proprio all’imbocco del vallone che ospita il Lago
del Barbellino.
La stradina ora diventa mulattiera e corre alta sulla
destra del grande bacino d’acqua, supera su di un ponticello in ferro il
rombante corso d’acqua che scende dalla Val Cerviera e continua sino
alla fine del lago lasciando a destra i sentieri che salgono il primo
verso il Monte Recastello ed il secondo verso il Monte Gleno.
Oltre il lago la mulattiera segue la curvatura della
montagna costeggiando lo spumeggiante Torrente Serio ricco di cascatelle,
piscine naturali, gorghi d’acque, meandri rocciosi. Attraversato il
torrente su un ponticello, si lascia a sinistra il sentiero che porta ai
laghi della Malgina e, in breve, si arriva sulla sponda nordoccidentale
dell’azzurro Lago Naturale di Barbellino ai piedi delle impervie pareti
del Pizzo Strinato e del Pizzo Torena che sfiora quota tremila.
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