HOME       BACK                     
 

 

 

GITA  SOCIALE                                                             Sabato 19 Luglio

 

PIZZO GRONA

VIA FERRATA CENTENARIO C.A.O. COMO

ITINERARIO STRADALE: Palazzolo s/O, Bergamo, Como, Maneggio, Val sorda

PUNTO DI PARTENZA: Plesso, in località Breglia

DISLIVELLO:  400 m. per l’attacco e 360 per la sola ferrata

ORE DI CAMMINO SALITA: 1,20 h per l’attacco – 2,30 Ferrata

DIFFICOLTA’: F Ferrata

EQUIPAGGIAMENTO:  set da Ferrata completo

PARTENZA: Ore 6,30 dal Piazzale del Municipio

COORDINATORI: Gualtiero Sepati (335 6417087) – Dossi Michele

 

La prenotazione ci permetterà di organizzare meglio l’uscita.

AVVICINAMENTO: Si prende, allora, a sinistra sulla mulattiera che dopo aver lambito di nuovo la strada presso un tornante continua fra spazi erbosi e rado bosco di betulle. A quota 1120mt,presso una zona di rimboschimento cintata,il percorso si divide. Seguendo una delle due diramazioni,si giunge al rifugio. A nostro parere è più consigliabile il percorso alto, quello di destra,che è assai più panoramico. Si sale ancora lungamente con parecchi tornanti finché ha inizio un lunghissimo tratto a mezza costa che,dopo aver traversato la Val Pessina,raggiunge il panoramico dosso erboso dove sorge il rifugio già visibile da lontano. Dal rifugio 1383mt- si prende il sentiero (cartelli indicatori) che in piano punta verso Sud-ovest raggiungendo la base dei denti di Grona,la serie di torrioni calcarei che formano lo sperone Sud-est del monte. Traversato lo sbocco del canalone detritico percorso dal sentiero della "Direttissima" si raggiunge la base dello sperone dove, presso una pianta,si trova la partenza della ferrata (targa indicatrice).

LA FERRATA: La via si sviluppa lungo tre torrioni -Denti-,seguendone per lo più il filo di cresta. L'inizio è subito verticale,ma i lavori di ristrutturazione hanno addolcito molte difficoltà,anche con l'aggiunta di molte staffe per i piedi (prima assenti). Poi si prosegue più agevolmente e raggiunta la vetta della prima torre la via piega a sinistra sino ad un settore di rocce adagiate che si risalgono per poi deviare nuovamente a sinistra. Si riprende a salire superando uno speroncino arrotondato per poi arrivare all'intaglio posto alla base della "seconda torre",dove si incontra una prima uscita verso il sentiero della "Direttissima". Si scala il torrione,dapprima verso destra,poi a sinistra, lungo uno speroncino,cui seguono placche in aderenza e tratti di salita divertente e panoramica. Poco oltre,roccette adagiate portano alla base della "terza torre" (ove è presente una seconda uscita dalla ferrata verso il sentiero della direttissima). Questo torrione è il più lungo ed esposto, si inizia con il tratto più impegnativo di tutta la ferrata a causa di una difficile placca rocciosa,una serie di staffe per i piedi risultano quasi indispensabili per la progressione; al termine della placca il tracciato piega bruscamente verso sinistra,dove si trova un attraversamento aereo di un canalino, che costringe ad una spaccata sul baratro. Le difficoltà diminuiscono parzialmente,e si prosegue su una serie di placche in aderenza,al cui termine si esce in vetta al monte Grona-1736mt.

DISCESA: Per la Via Normale: dalla sommità si segue il sentiero che volge a Nord-est raggiungendo la sella ove giunge il canalone della "Direttissima". Si risale brevemente sulla sommità Nord del Grona e,seguendo il sentiero fra roccette e detriti,ci si abbassa con attenzione seguendo la cresta Nord della montagna e raggiungendo la sella della Forcoletta. Da qui,sempre per ripido sentiero detritico,si scende sul dosso erboso ove sorge il rifugio Menaggio.