GITA SOCIALE
Sab.
e Dom. 7-8 Luglio
PETIT TURNALIN (m. 3207)
Val d’Aosta Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Cervino
ITINERARIO STRADALE: Palazzolo s/O -A4 per Milano, poi A5 e E25 per
Monte Bianco, uscita Verres,
prendere per Valle d’Ayas, Champoluc, Brusson e
Saint-Jacques
PUNTO DI PARTENZA: Saint-Jacques
DISLIVELLO: Da parcheggio al rifugio 914 m - dal rifugio alla cima
807 m
ORE
DI CAMMINO SALITA: 1° giorno ore 2,20 ; 2° giorno ore 3
DIFFICOLTA’: E Escursionistico al rifugio, A Alpinistico per la
vetta
EQUIPAGGIAMENTO: per escursioni in quota al rifugio, alpinistico per
il resto dell’itinerario
PARTENZA: ore 6.00 sabato dal piazzale del Municipio
COORDINATORI: Gualtiero Sepati - Fulvia Signorelli ( 0307301257)
Dall'uscita del casello autostradale di Verrès si seguono le indicazioni
per Champoluc e Brusson e dopo aver attraversato parte dell'abitato di
Verrès ci si immette sulla strada regionale che risale tutta la valle di
Ayas fino all'abitato di Saint-Jacques (31.5 km, 0h45'). Davanti alla
piccola chiesetta del borgo si trova un parcheggio di medie dimensioni
ove, con un po' di fortuna, si può lasciare l'auto. Seguendo il sentiero
dell'Alta Via 1 ci si addentra nel piacevole vallone di Nannaz: la meta
finale è il Rifugio Grand Tournalin, bel rifugio ai piedi dell'imponente
parete est dell'omonima vetta in 2 ore e 20’. Dal Rifugio al Col di Nana
si svolge sull'importante sentiero 1, che scollina poi in Valtournenche
e risale dolcemente il pendio attraversando alcune pietraie. Il
tracciato è generalmente piuttosto visibile. Raggiunto il fondo del
Vallone di Nana si affrontano alcuni piccoli salti rocciosi; in
corrispondenza di uno di questi è stata realizzata una scalinata . Circa
100 m. prima di arrivare al colle vero e proprio, che è in realtà un
dolce scollinamento, è necessario cercare sulla destra i segnavia del
sentiero 3d; questi sono dipinti su una roccia, ma sbiaditi e pertanto
poco visibili (ometto). Dalla diramazione del 3d in prossimità del Col
di Nana si abbandona il sentiero principale puntando verso nord,
risalendo per prima cosa un dolce pendio erboso per alcuni metri, e
sbucando poi nell'ampia conca a sud del Petit Tournalin, occupata in
gran parte da una serie di pietraie . Qui il percorso è tracciato con
ometti poco visibili; perdendo la traccia è consigliabile mantenersi
alla base delle pietraie fino all'inizio del versante sud del Petit. In
alternativa è possibile procedere leggermente più a sinistra, ma il
terreno è più infido. All'estremità nord della conca si trovano alcuni
punti con una traccia di sentiero che inizia a risalire il versante sud
del Petit; il pendio è essenzialmente composto di pietre di medie
dimensioni, che si fanno più grandi con l'aumentare della quota. Anche
la pendenza si fa via via più pronunciata. In alcuni punti può essere
necessario aiutarsi con le mani. Al termine della lunga salita, che
risulta essere mediamente faticosa a causa dell'instabilità del terreno,
si raggiunge una zona quasi pianeggiante, che costituisce la spalla
sud-ovest del Petit Tournalin. Da qui è già abbondantemente visibile la
croce posta in prossimità della vetta, e la si raggiunge velocemente
descrivendo un percorso curvo. Dallo stesso punto è anche possibile
iniziare la discesa sul versante nord in direzione del Colle Tournalin e
del Grand Tournalin. Dalla vetta il panorama è grandioso in quasi tutte
le direzioni, ed è oscurato solo a nord dalla sagoma del Grand Tournalin.
Il ritorno avviene lungo la via dell’andata.
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