GITA SOCIALE/CORSO IETA
Sab. e Domenica
16 e 17 Luglio
CIMA ADAMELLO (m.3539)
Dalla via TERZULLI
ITINERARIO
STRADALE: Palazzolo s/O, Valle Canonica Sonico.
PUNTO DI
PARTENZA: Ponte del Guat
DISLIVELLO:
m 638 al Rif. Gnutti, 1373 alla vetta dell’Adamello
ORE DI
CAMMINO SALITA: c.a 2 ore al rifugio, 4 ore per la vetta
DIFFICOLTA’:
EE Escursionisti Esperti /A Alpinismo
EQUIPAGGIAMENTO: per escursionismo d’alta quota (ramponi e
piccozza)
PARTENZA:
ore 6,00 dal piazzale del Municipio
COORDINATORI: Gualtiero Sepati (335 6417087) – Signorelli Fulvia
Raggiunto l’abitato di Sonico in Val Camonica,
si prosegue fino al Ponte del Guat (1528) dove saranno parcheggiate
le automobili. Da qui inizia l’escursione a piedi, a fianco della
stazione di partenza della vecchia funivia dell’Enel che saliva fino
alla diga di Baitone. Superando il torrente Remulo, si arriva in
poco tempo alla malga Premassone e si continua sul comodo sentiero
n. 23 fino a giungere alla malga Frino, contornata da maestosi abeti
rossi secolari. Ci si incammina poi fra vecchio e nuovo tracciato,
in direzione delle famose Scale del Miller per arrivare alla malga
omonima posta in un pianoro dopo tale tratto roccioso. Da qui si
giunge rapidamente al rifugio Serafino Gnutti (2166) meta del primo
giorno di ascensione ove pernotteremo.
Partendo di buon’ora lungo un’agile mulattiera,
tenendo alla destra il lago Miller e passando sotto le pareti del
Corno del Cristallo seguendo il sentiero n. 23, ci si porta
velocemente verso una vasta zona umida detta Pantano del Miller. Si
prosegue poi su un rapido percorso via via più ripido e faticoso
fino alla base della lingua glaciale proveniente dal passo Adamello.
Da qui inizia la via attrezzata Terzulli, la parte più tecnica e
impegnativa della scalata che si sviluppa su delle magnifiche pareti
di granito. Si deve procedere imbragati e legati almeno in conserva,
tenendo presente che questo tracciato è completamente in roccia con
passaggi di 3º e una pendenza media di 40-45º. A ridurre la
difficoltà dell’arrampicata vengono in aiuto degli alpinisti, delle
corde fisse e dei fittoni a ricciolo in ferro, esteticamente non
bellissimi ma sicuramente molto utili per rinviare la corda e
procedere in sicurezza. Dopo un’ora e mezza circa di ferrata, si
supera il salto roccioso che nasconde il Passo Adamello (m. 0) e ci
si trova sul più tranquillo Pian di Neve. Si prosegue verso nord
lasciandosi alle spalle il bivacco Ugolini e dopo un’attenta
traversata, resa spesso insidiosa dall’elevato numero di crepacci,
si arriva in meno di un’ora al ripido versante sud dell’Adamello che
porta direttamente alla vetta (m. 9). Si ritorna a valle percorrendo
la stessa via della salita.
NECESSARIA LA PRENOTAZIONE!
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