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GITA
SOCIALE Domenica 19
Giugno
PIZ D’OLDA (m. 2516)
ITINERARIO
STRADALE : Palazzolo,
PUNTO DI
PARTENZA: Garda di Sonico m 1050
QUOTA
MASSIMA RAGGIUNTA: m 2516
DISLIVELLO:
m 1466
ORE DI
CAMMINO EFFETTIVO: 4,30/5
DIFFICOLTÀ’: EE
EQUIPAGGIAMENTO: da escursionismo
PARTENZA
ORE: 6,30 dal piazale del municipio
COORDINATORI: Renzo Imberti e Leone Lorandi (335 2777118)
Si giunge a
Garda di Sonico, punto di partenza dell’escursione, da Malonno (svoftando
a destra per Zazza e Comparte) oppure da Sonico, passando per Rino e
quindi seguendo le indicazioni. Lasciata l’auto sul sagrato deNa
chiesa, si imbocca via Pian della Regina che si allontana dal
piccolo abitato verso destra; al primo e vicino bivio si piega a
sinistra e si prosegue sulla stradina che taglia alta tra i prati,
con vista sull’abitato. Ci si infila nell’abetaia e si sale con
alcuni tornanti, spostandosi gradualmente a sinistra verso la Val
Malga; quindi la bella mulattiera ritorna verso destra per
raggiungere, dopo una lunga diagonale, l’ampia radura della Malga
Olda di Garda (metri 1540). Proseguendo si tocca poi la non lontana
Malga Olda di Berzo (metri 1626) che sorge al limite dell’abetaia.
Nei pressi c’è un bivio. Si continua verso destra seguendo
l’itinerario 114/a che prosegue in direzione della baita Arel; anche
l’itinerario 114, che sale verso sinistra, porta sull’Olda, ma non
conviene seguirlo poiché è molto più faticoso. Percorso un tratto
allo scoperto, si prende poi a salire nell’arioso bosco di larici;
la traccia sul terreno non è sempre molto marcata, ma i numerosi
segnavia dipinti sui tronchi consentono di seguire l’itinerario
senza problemi. Giunti su una specie di sella, in vista della valle
che si apre verso Sud con Cedegolo allungato sulla sponda sinistra
dell’Oglio, e lasciato contemporaneamente il percorso par la baita
Arel, si prende a salire verso sinistra lungo l’ampia e panoramica
dorsale. Si continua tra dossi erbosi e avvallamenti pietrosi fino a
innestarsi sulla curva a gomito della larga mulattiera che rimonta
attraverso il versante Sud. Salendo si entra in una vasta pietraia;
si giunge a un poggio, con resti di manufatti militari della Guerra
191 5/1 8, nelle cui vicinanze sopraggiunge da Nord il ripidissimo
itinerario 114 che sale attraverso la Costa Sottile. Da questo
punto, seguendo la traccia (segnata) che corre sull’aerea cresta
sospesa
sulla profonda e selvaggia VaI Malga, si raggiunge il non lontano
ometto della cima. Grandioso il panorama: si spazia dall’Aviolo al
Baitone, alla cima dell’Adamello; più a Sud si profila il Monte Re
di Castello; a Ovest le Orobie con la Concarena, mentre verso Nord
si stagliano nettamente il Disgrazia e il Bernina.
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