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GITA
SOCIALE
Domenica 13 Marzo
PREMANA – STALLE D’ALBEN – SASSO
DIROTTO
LE FONTANE – PREMANA
ITINERARIO STRADALE: Palazzolo, Bergamo, Lecco, Ballabio,
Pasturo, Taceno, Premana
PUNTO DI PARTENZA : Premana zona industriale
QUOTA MASSIMA RAGGIUNTA: mt 1526
DISLIVELLO : 750 m
TEMPO DI SALITA: ore 4,45
DIFFICOLTA': Media
EQUIPAGGIAMENTO: Da trekking, necessarie pedule
PARTENZA ORE: 8
COORDINATORE: Signorelli Fulvia, Sepati Gualtiero (339
7503442)
E un
interessante itinerario che, dopo aver attraversato su bella e
ripida mulattiera tipiche baite e ameni alpe ggi, percorre una valle
selvaggia e impervia molto ricca di acqua dove è facile incontrare
caprioli e camosci. Il Sasso Dirotto, enorme blocco staccatosi con
una profonda crepa dal fianco del monte, 12 domina come un antico
maniero la VaI Marcia. Una ripida discesa a Premana nuova zona
industriale lungo un pendio ricoperto da un bosco di maestosi faggi
permette di raggiungere il torrente che scorre al fondovalle.
Dal
piazzale del parcheggio (m 770) si raggiunge e si attraversa il
ponte in località Giabbio. Un evidente cartello segnaletico indica i
principali sentieri; si prende a destra (seguendo l’indicazione
Bocchetta d’Ombrega) per im; boccare subito a sinistra una larga
mulattiera acciottolata che sale ripida a tornanti fino alle stalle
di Porcile di Sopra. Non ci sono bolli o bandierine seguavia; quando
la mulattiera attraversa i gruppi di baite, dove è possibile
sbagliare, il percorso è indicato da frecce bianche. La mulattiera
sale ora in diagonale attraversando ì bei pascoli delle stalle Zucco
e delle stalle d’Alben (m 1150; ore 1,10). Subito dopo queste baite
si continua per il sentiero principale trascurando la traccia di
sentiero che scende a destra. Il sentiero continua ora sempre in
salita in diagonale attraverso bei boschi, supera due canalini per
svoltare nella valle del selvaggio canale Piancone e successivamente
in quella del canale Foppone. In questa zona, particolarmente
selvaggia e dirupata, è facile vedere animali selvatici.
Attraversato il canale, si sale in diagonale e, lasciata a destra la
baita (m 1428; ore 2,14), ci si porta al prato pianeggiante sopra al
Sasso Dirotto (m 1526; ore 2,30) dal quale si domina la vallata. Si
ridiscende dal Sasso, sì passa davanti alla baita e si imbocca il
largo sentiero, segnato con bolli gialli, che scende rapidamente e
attraversa il bosco con una serie di tornanti fino a giungere in
vista del torrente in fondo alla valle. Il sentiero segue per un
tratto in discesa la stessa direzione del torrente che scorre
incassato tra le rocce, fino ad attraversarlo (m 1135; ore 3,45). Un
fascio di tronchi posti di traverso tra le sponde più alte permette
di attraversare il torrente anche quando questo è in piena. Superato
il guado, il sentiero, che presto diventa carrareccia, sale
lentamente per alcuni metri, poi diviene pianeggiante. Si percorre
la carrareccia per circa due chilometri, poi la si abbandona per
scendere a destra, su sentiero fino alle prime baite in località Le
Fontane (m 1008; ore 4,15); quindi su una ripida e bella mulattiera
gradinata si scende a Lavinol e a Giabbìo fino al parcheggio (m 770;
ore 4,45).
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