GITA
SOCIALE Domenica
24 OTTOBRE
NESE/SALMEZZA/PODONA (m 1227)
ITINERARIO STRADALE: Palazzolo - Ranica – Alzano
Lombardo - Nese
PUNTO DI PARTENZA: Monte di Nese
DISLIVELLI: m. 340
ORE DI CAMMINO: 3.00 A/R
DIFFICOLTA: Turistico T
EQUIPAGGIAMENTO:da escursionismo
PARTENZA ORE: 9.00 daI piazzale del Municipio di
Palazzolo s/O
RIFERIMENTO BIRLIOGRAFICO: “Passeggiate con i bambini
sulle montagne
bergamasche” Ed. Junior
COORDINATORI: Fulvia Signorelli, Sepati Gualtiero
Lasciata l’auto nella piazza del
Monte di Nese o sulla strada che prosegue oltre la Parrocchia verso
Castello, si raggiunge la visibile chiesetta dedicata alla Madonna
Immacolata posta sul colle che collega la valle Seriana alla Valle
Brembana a quota 850 m circa.
Dalla cappella con cippo in pietra
del 1600 si risale il sentiero di destra, si raggiunge un fienile ed
una baita e si attraversa in piano una zona a pascolo. Basta
mezz’ora per raggiungere gli “Spiazzi”(953 m.), pascolo e splendida
base per il picnic. Dal prato si raggiunge in breve il bivio che
conduce a destra alla vetta della Filaressa ed a sinistra a Selvino.
Si segue quest’ultimo che scavalca la
cresta in corrispondenza di una spaccatura e passa sul versante
della Filaressa. Verso la Val Brembana il sentiero è largo ma
occorre prestare attenzione perché è esposto. Costeggiando il monte
si raggiunge un colletto (45’), dal quale si vede già la località
d’arrivo e si risale sulla sinistra le pendici del Costone, oltre il
quale si continua in saliscendi sul crinale. In bell’ambiente
prativo, si costeggia una pozza e si sale a raggiungere la strada
che collega la stalla Fopp a Salmezza. Si percorre la strada in
discesa, utilizzando volendo le scorciatoie, ci si immette dopo una
sbarra sulla strada che proviene da Selvino e per sentiero si
raggiunge la chiesa di Salmezza, alta sulla frazione (1019 m, 1 h
30’). Qui arriva il sentiero che scende dal Podona( al quale si può
salire in circa 30 minuti) e quello che collega con Lonno. Scesi
alle case, dove nei giorni festivi funziona una trattoria rustica e
c’è un rubinetto che sostituisce una distrutta fontana, si imbocca
il sentiero con segnavia 533 che in piano su mezza costa punta a
sud-est per il rientro. Qui si trovano bei prati per giocare. Appena
fuori dal paese si costeggia la Dogana veneta e quindi alcuni
cascinali ristrutturati. Il sentiero attraversa alcune vallette,
tocca l’acquedotto di Lonno (fonte) e risale a raggiungere le belle
case di Castello (876 m), con fontana di ottima acqua. Da qui la
strada asfaltata riconduce a Monte di Nese: un’ora per il ritorno.
NOTE STORICHE: Salmezza o Salmeggia
diede i natali al pittore Enea Salmeggia detto il
Talpino(1500-1600).Conosciamo un Salmeggia paesaggista, impegnato
nella descrizione di ambienti, ritratti con maestria tale da
meritarsi l'appellativo di Raffaello bergamasco; ma conosciamo anche
un Salmeggia ritrattista, ricco di delicatezza e semplicità. Nel
Dicembre 1986 nell'Accademia Carrara fu allestita una mostra a lui
dedicata.
Il viaggio nel mondo artistico di
Enea Salmeggia inizia a Ranica, nella Chiesa parrocchiale dei sette
fratelli martiri; negli altari laterali si conservano due dipinti
databili ai primi decenni del '600, la Flagellazione di Cristo e
l'incoronazione di spine.
- Ad Alzano nella chiesa di S.
Lorenzo, nella seconda cappella della navata destra, si trova una
delle migliori opere del Talpino: "La discesa dello Spirito Santo".
Attorno alla Vergine, che tiene un libro aperto sulle ginocchia, vi
sono gli apostoli in atteggiamento di preghiera. Nel dipinto è
l'autoritratto del pittore.
- Attribuito al Salmeggia è anche il
quadro dell'incontro di Cristo con la Veronica, conservato nella
chiesa di Santa Maria della Pace.
- Nel paese natale Salmezza è
conservato un dipinto che rappresenta l' "Heco Homo".
Rilevante il numero delle opere del
Talpino conservate nella chiesa parrocchiale di Nembro: assommano a
ben 27.
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