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GITA
SOCIALE Domenica
6 GIUGNO
BIVACCO LINGE (m 2289)
ITINERARIO STRADALE: Palazzolo s/o, Breno, Edolo,
Ponte di Legno, S. Apollonia
PUNTO DI PARTENZA: S. Apollonia
QUOTA MASSIMA RAGGIUNTA: m 2289
DISLIVELLO: m 709
ORE DI CAMMINO EFFETTIVO: 2,40
DIFFICOLTÀ’: Escursionismo
EQUIPAGGIAMENTO: da escursionismo
PARTENZA ORE: 7,00
COORDINATORI: Uberti G. Luigi, Chiari Federico
Il Bivacco Linge, ex Baitello di Valmalza, è situato nel largo
pianoro che si trova ai piedi della parete orientale della Punta di
Pietra -Rossa. Ristrutturato da parte della sezione di Pezzo-Ponte
di Legno del CAI, il bivacco, sempre aperto, dispone di tre locali
di cui due adibiti a dormitorio con 16 posti letto e uno
utilizzabile quale zona pranzo, con stufa e focolare. All’esterno
sono collocati i servizi igienici con disponibilità di acqua. Il
bivacco è posto sul percorso segnavia CAI n. 2 o ‘Alta Via Camuna”.
Dalla sua strategica posizione si possono risalire le varie cime che
a semicerchio vanno dalla Punta di Monticelli alla Punta di Pietra
Rossa, dalla Cima Savoretta alla Punta di Valmalza, dalla “Cima
degli Stambecchi” alla Savoretta Tonda. Parcheggiata la macchina nel
piazzale al bivio per la strada del Gavia, ci si inoltra lungo la
vasta spianata della Valle delle Messi. Procedendo lungo la
pianeggiante strada sterrata, si costeggia un largo pianoro paludoso
dove, almeno fino alla metà
del secolo scorso, esisteva una grande conca lacustre: il
Lago Silizzi. Poco più avanti sorgono le Case Silizzi, oltre le
quali è stata realizzata, da parte della direzione del Parco
Nazionale dello Stelvio, una attrezzata area da pic-nic. Fino a
quest’area si può arrivare anche in macchina; più oltre non è
possibile proseguire con gli autoveicoli. Da qui la strada avanza in
leggera salita fino alle Case degli Qrti dove, a destra della Baita
S. Francesco, si stacca il sentiero col segnavia CAI n. 56 che
risale il costone, raggiungendo la strada del Gavia poco prima le
Baite di Caione. Superati i fabbricati, si continua fino ad arrivare
alle Case Predazzo. Percorso il tratto pianeggiante, appena comincia
la sita, si diparte a destra il sentiero CAI n. 57 che porta al Lago
Nero, passando per le diroccate Baite di Gaviola. Seguendo invece il
segnavia CAI n. 58, lungo la comoda strada in terra battuta, si
costeggia il torrente Frigidolfo, dalle fresche acque spumeggianti
e, tra cespugli di rododendri e radi lanci, si supera il ponte sul
Rio Gaviola. Qui la strada si restringe e diventa un sentiero che,
con vari tornanti, costeggia sulla destra il torrentello. Guardando
sul versante opposto, non è difficile avvistare caprioli e cervi
intenti a pascolare
nel loro habitat naturale. Poco sopra, superata la vegetazione di “maralse”,
si raggiungono le Baite di Valmalza, collocate tra due rivi d’acqua
che precipitano dalle ripide pareti che sovrastano i fabbricati.
Abbandonate a destra le fatiscenti cascine, passando tra una ricca
vegetazione di acorlito napello, si comincia a salire il largo
vallone tra vari rivoli d’acqua e, percorsi alcuni tornanti, ci si
sposta sulla destra orografica del vallone medesimo. Superato
nell’ultimo tratto un gradone roccioso, si sbocca in un vasto
pianoro e stando sul lato destro della conca prativa, si raggiunge
il bivacco.
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