GITA SOCIALE              Domenica  22  NOVEMBRE

 

SENTIERO “GRUPPO SELLA LORENZINI”

 

  ITINERARIO  STRADALE: Palazzolo -Iseo -Darfo –Angolo- Mazzunno

  PUNTO DI PARTENZA: Mazzunno

  DISLIVELLO: m. 1080 ca

  ORE DI CAMMINO: 6- 6.30 (giro ad anello)

  DIFFICOLTA’: E escursionismo

  PARTENZA: ore 7,00

  COORDINATORE: Bertoli Giovanni- Gozzini Gianfranco

 

Da Mazzunno si prende la stradina per Dazze, fino a giungere in prossimità di una santella, dove ci si congiunge con il sentiero proveniente da Terzano.  Si risale così la Val di S:Giovanni tra incombenti pareti rocciose e scoscesi costoni,  solcata da l’omonimo e tortuoso torrente che si attraverserà più di una volta. Superato  “èl bùs dè la pòra” (il buco della paura) , dove una statuetta della Madonna induce un senso insieme di malinconia e di protezione, percorrendo una ex mulattiera in salita, dopo alcuni tornanti e un tratto più dolce, si giunge in località S.Giovanni  (m.1160). Qui, tra case di soggiorno dall’architettura rustica e cascine montane, vi è anche l’ex rifugio Chini, che durante le resistenza fu ostello dei partigiani del gruppo Sella-Lorenzini .

Dal rifugio , una breve variante a destra consente la visita all’austera chiesetta di S.Giovanni (1179) posta su un  dosso a strapiombo che offre una suggestiva visione panoramica. Il nostra tracciato, invece, risale fino a un bivio dal quale verso sinistra, si diparte la variante per Lazer (m.1300) verso destra  prosegue il normale itinerario diretto al dosso di Serf ( 1445 m .) dal quale si domina la valle di Borno; di fronte si gode la vista del gruppo del  S. Fermo – Moren – Pizzo Camino- Cimon della Bagozza- Concarena.

Su falso piano, inoltrandosi in una stupenda abetaia si raggiunge in breve la bella cona della moderna malga Guccione (m. 1427) , nei pressi della quale fu catturato con altri due partigiani il comandante colonnello Lorenzini. L’escursione ora tra radure e pinete in spazi molto aperti procede verso la malga Pratolungo dove in un ampia distesa erbosa si erge l’omonima cascina (m.1478) davanti alla quale c’è il monumento che ricorda il fatto d’arme. Dopo malga Pratolungo attraverso un ampio dosso si tocca la quota più alta del tragitto (m.1500 c.a); passando a ridosso del lato nord del monte Ghigozzo, inizia, verso sinistra , la discesa che porta a Prave, un piccolo agglomerato di case agricole e di soggiorno dominate dalla chiesetta  di S.Bartolomeo (m.1167) .

Da questa località si può ammirare l’orobico anfiteatro che va dal monte Pora alla Presolana, dal Ferrante al Vignavaga ed al Recastello al Gleno. Dalla stessa chiesetta di S.Bartolomeo, dopo aver superato alcuni fienili, sempre in discesa, si torna a percorrere la ex mulattiera. Dopo la sua prima parte ombreggiata da faggi e abeti si continua lungo un viottolo grossolanamente acciottolato, su cui si affacciano alcune santelle. In meno di due ore, costeggiando le cascine Prede e Colle (m.900) si raggiunge il tratto finale Fornaci- Dazze-Mazzunno.