GITA
SOCIALE + ALP. GIOVANILE Ven.
Sab. e Dom. 17-18-19 LUGLIO
DOLOMITI DI BRENTA
SENTIERO DELLE BOCCHETTE ALTE E
BOCCHETTE
CENTRALI
ITINERARIO STRADALE:
Palazzolo s/O – Tormini – Madonna di Campiglio
PUNTO DI PARTENZA:
Vallesinella in Madonna di Campiglio
DISLIVELLO: 1°
giorno: m. 700, 2° giorno Ferrata m. 500– 3° giorno m. 600
(quota 2200-3000)
ORE DI CAMMINO SALITA:
1° giorno ore 2 ; 2° giorno ore 5; 3° giorno 4,5 + 2
DIFFICOLTA’: E
Escursionistico al rifugio, A Alpinistico per tutto il percorso in
ferrata
EQUIPAGGIAMENTO: per
escursioni in quota al rifugio, alpinistico da ferrata il resto
dell’itinerario
PARTENZA: sabato dal
piazzale del Municipio alle ore
13.00
COORDINATORI:
Gualtiero Sepati -
Emilio Rubagotti – Fulvia Signorelli
ISCRIZIONI ai
coordinatori entro il venerdì 5 giugno con
pagamento della caparra
di 50 euro.
La gita organizzata in modo particolare per i ragazzi che verranno
seguiti dagli accompagnatori, prevede anche la presenza degli
adulti i quali dovranno esser in grado di provvedere a se stessi,
sia con i materiali necessari per affrontare gli itinerari proposti,
sia da un punto di vista tecnico e conoscitivo sulla percorrenza di
vie ferrate.
Per qualsiasi informazione rivolgersi ai coordinatori,in particolare per
l’A.G. a Fulvia.
Con
la Via delle Bocchette Alte la Via delle Bocchette Centrali è
giustamente considerata tra le più belle vie ferrate delle Dolomiti
di Brenta. Dopo una facile salita iniziale su nevaio, l’itinerario
attraversa in quota un ambiente selvaggio su cengie molto esposte ma
sempre ottimamente attrezzate. Con giornate limpide la vista verso
est si estende dal lago di Molveno fino al Civetta e alla Marmolada,
prima di toccare verso ovest il Campanile Alto ed il maestoso
Campanile Basso. Abbinata come seconda tappa alla Via delle
Bocchette Alte garantisce due giorni indimeticabili, con
pernottamento ideale al Rifugio Alimonta.
La
straordinaria via delle Bocchette Alte è la ferrata più famosa
delle Dolomiti del Brenta. Un itinerario che non delude e regala
panorami impareggiabili. Il percorso attraversa le Bocchette su una
serie di cengie esposte toccando i 3000 metri di quota. Sempre
interessante e nel complesso impegnativo, richiede una buona
preparazione fisica e alpinistica.
Salita
per le BOCCHETTE ALTE : Dal Rifugio del Tuckett s’imbocca il
sentiero n.303 e si raggiunge per nevaio l’omonima forcella. Da
qui si prosegue verso destra e, seguendo le indicazioni, per rocce
gradinate si sale all’evidente attacco della ferrata. Cavi e scale
in ferro percorrono la cresta in faticosa salita, quindi altre
verticali scale permettono di raggiunge la cengia vera e propria.
Questo primo faticoso tratto, freddo esposto al vento, richiede
ramponi e piccozza per il superamento dei tratti innevati,
specialmente ad inizio stagione. Rimanendo in quota si continua
seguendo la cengia, esposta ma ben attrezzata, che percorre il lato
orientale della Cima Brenta. Dopo una leggera salita a zig-zag si
raggiunge una placca dove s’incrocia la via Normale che per facili
roccette e camini (ometti) raggiunge la Cima Vallesinella e la Cima
Brenta (3151m – 1 ora) richiede comunque attenzione). La ferrata,
invece, con scalette scende in una buia e bagnata gola fino ad un
piccolo nevaio. In questo tratto, considerato il passaggio chiave
della via, occorre prestare molto attenzione visto che il cavo,
specialmente ad inizio stagione, può essere ricoperto dalla neve o
molto lasco. Una volta superato il nevaio (possibili code) si
continua più facilmente per cengie, e dopo vari sali e scendi si
raggiunge un’ampia terrazza da dove si gode la stupenda vista sul
piatto Spallone dei Massodi (a sud) e l’imponente Cima Brenta (a
nord). Si lascia questo punto di sosta panoramico scendendo
bruscamente per cavi e scale alla Bocca Alta dei Massodi. Si sale,
quindi, per la famosa “Scala degli amici”, esposta e lunga circa
30m, al ‘ventoso’ Spallone (3000m). Da qui, seguendo le
indicazione, si scende ad un canalone e poi con sentiero detritico
alle scale in ferro che portano giù alla forcella (Bocca Bassa dei
Massodi) sotto la Cima Molveno (2917 m). Poco prima è anche
possibile scendere a destra per la Via Ferrata Oliva Detassis. Il
nostro itinerario invece scende a sinistra alla biforaczione,
attraversa la esposta forcella e risale alla Cima Molveno, prima di
scendere facilmente al nevaio del Vedretta dei Sfulmini e al Rifugio
Alimonta (2580m).
Itinerario
di Salita per le BOCCHETTE CENTRALI : Dal
Rifugio Alimonta (2580m) si inizia facilmente sul sentiero 323
salendo poi per il nevaio degli Sfulmini (attenzione in caso di neve
dura in prima mattinata) alla ventosa Bocca di Armi, dove è posto
l’inizio della Via Ferrata (30 min). Dopo le prime scale in ferro
si raggiunge la cengia che, con fune metalliche, porta sul versante
est delle Torre di Brenta. Esposta, ma finalmente riparata dal
vento, inizia qui la vera ‘traversata su cengia’ delle Bocchette
Centrali, che in breve porta al punto chiave della ferrata:
l’emozionante cengia a forma di ferro di cavallo del sentiero
Figari. Questo tratto largo non più di 50 cm, molto esposto ma
ottimamente attrezzato, porta sotto gli Sfulmini
all’impressionante vista sul Campanile Alto e lo splendido
Campanile Basso. Da qui si continua quindi in leggera discesa,
sempre sul versante orientale, aggirando prima il Campanile Alto
(punto di sosta con vista) per scendere a zig zag e con attenzione
su rocce spesso bagnate ad un nevaietto facile. Superato quest’ultimo
si continua a scendere in un ambiente maestoso, per arrivare quasi a
toccare il mitico Campanile Basso, salito per la prima volta nel
1899 dagli austriaci Ampferer e Berger. Il silenzio è interrotto
soltanto dalle cordate di arrampicatori impegnate sulle vie e dal
vento che riprende nuovamente a soffiare in vicinanza dalla
forcella. Scavalcata la forcella con breve salita su terreno
scivoloso si raggiunge una croce in ferro, prima di scendere verso
destra sul versante ovest del Cima Brenta Alta. Da qui consunti
gradini e scale scendono ad un'altra cengia che si segue rimanendo
in quota. Godendo della splendida vista sulla Cima Tosa e sul
Crozzon di Brenta, infine si percorrono le ultime scale in ferro ed
il nevaio finale. Discesa
Scesi sul ghiacciaio posto sotto la Bocca di Brenta si può
rientrare in un ora, per facile Sentiero dei Brentei (n. 318), al
Rifugio dei Brentei (2182m). Quindi, con un'altra ora e mezza, al
Rifugio Vallesinella ed il parcheggio.
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