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GITA
SOCIALE
Domenica 5 APRILE
SENTIERO
DEL VIANDANTE (m.958)
Scorre
lungo la sponda orientale del lago di Como
ITINERARIO
STRADALE : Palazzolo, Lecco, Mandello, Lierna
PUNTO
DI PARTENZA: stazione di Lierna
DISLIVELLO:
m738
ORE
DI CAMMINO EFFETTIVO: 2
ore e 45 minuti in salita, 2 ore in discesa
DIFFICOLTÀ’:
escursionistico ( per tutti)
EQUIPAGGIAMENTO:
scarpe leggere da trekking
PARTENZA
ORE:
8.00
dal piazzale del municipio
RIFERIMENTO
BIBLIOGRAFICO:
“Itinerari in Valsassina e Valvarrone”
COORDINATORI:
Fulvia Signorelli ,
Gualtiero Sepati
L'itinerario
di questa tappa parte dalla stazione di Lierna: uscendo di qui si
prende a sinistra la strada asfaltata che sale, poi al piazzale
dell'ufficio postale si svolta a sinistra (Via della Libertà) e
superato il bar 'Blue Flower' si imbocca sulla destra la via che si
dirige a Genico. Si attraversa questo caratteristico borgo di case
antiche (bella la piazzetta con la fontana !) e all'incrocio con la
strada asfaltata notiamo i vari segnavia: prendiamo il sentiero per
Ortanella che sarà sempre la destinazione da seguire. Dopo aver
sottopassato la superstrada si continua sul sentiero 71 verde; dopo
circa 10 minuti attenzione a un bivio poco evidente: bisogna
prendere la mulattiera a destra. Siamo subito in mezzo al bosco e
risaliamo gradualmente il pendio per addentrarci poi dopo una curva
decisa in un ombroso valloncello che si chiude in una stretta,
suggestiva forra, sovrastata da massicce pareti rocciose. . Di qui
seguendo il disegno razionale di ritmici tornanti, guadagniamo quota
senza sforzo, sino a riaffacciarci sul versante a lago (magnifici
scorci verso i Corni di Canzo, Bellagio, le Alpi...). Stiamo
camminando in una zona dal microclima particolarmente temperato,
quindi generalmente piacevole anche nei mesi invernali. Arrivati
all'Alpe di Mezzedo, a lato di un bel casolare in posizione
stupenda, si può osservare la curiosa costruzione di una antica 'nevera'
(piccolo edificio circolare in pietra, ora ristrutturato), usata un
tempo per la conservazione degli alimenti (veniva refrigerata grazie
all'accumulo di neve al suo interno). Di qui si prosegue per la
bella mulattiera e dopo l'ultima salita si arriva alla chiesetta di
S. Pietro, risalente al XIII secolo e radicalmente ricostruita in
stile romanico (2 ore e 45' dall'inizio). L'ampio, soleggiato e
panoramico pratone circostante è il posto ideale per una sosta con
pic-nic, nei dintorni ci sono anche tavoli, attrezzature per
grigliate e una fontana;( se invece volete rifocillarvi al
ristorante proseguite ancora qualche minuto lungo la sterrata per
Ortanella (m. 958), dove troverete il Ristorante Cacciatori). Si
riprende o si prosegue il cammino seguendo le frecce arancioni del
'Sentiero del Viandante'. Ci lasciamo alle spalle l'abitato di
Ortanella e al primo bivio nel bosco prendiamo a sinistra: ampia
sterrata in falsopiano che sembra farci tornare un po’indietro;
pochi minuti ed eccoci all'incrocio col sentiero che in netta
discesa punta decisamente verso Varenna: ci attende ora la parte più
panoramica dell'escursione, con scorci a strapiombo su un paesaggio
spettacolare che risalta nella calda luce pomeridiana ed evoca
piuttosto l'immagine di fiordi nordici nel contrasto tra acque
scintillanti e montagne in controluce. Davvero molto bello.
Un'avvertenza: alcuni passaggi, decisamente a picco sul lago, pur
non comportando particolari difficoltà, richiedono comunque una
certa attenzione, e chi soffre di vertigini potrebbe avere qualche
momento di disagio. Molto suggestiva anche la posizione dei ruderi
del Castello di Vezio (ingresso ora purtroppo a pagamento): la sua
possente torre si erigeva a controllo su tutto il centro lago, e su
quello che era il porto verso
la Valsassina. A
breve distanza dal castello, a circa
200 m
. lungo la carrozzabile si trova un crotto molto particolare, 'il
Crott del Pepot' (in genere è aperto d'estate, ma non noterete
insegne), incastrato nella piccola gola formata dal torrente Esino,
funzionava fino ai primi del 900 anche come bagno pubblico per la
popolazione di Varenna (è un posto curioso, vale la pena di fare
una visitina). Da Vezio si raggiunge Varenna in circa 15' (la
discesa complessiva da Ortanella a Varenna impegna circa 2 ore). Se
c'è ancora tempo concludete la giornata facendo un giro nell'antico
centro storico di Varenna, con i suoi tortuosi vicoletti che
scendono verso il lago fino al pittoresco porticciolo. Varenna ha
origini molto antiche, secondo alcuni storici forse etrusche o
gallo-romane; il suo più forte sviluppo si ebbe dopo il 1169 quando
giunsero qui i profughi dell'Isola Comacina, che diedero impulso
all'economia locale. Per il suo microclima particolarmente
favorevole, Varenna fu rinomata come località di villeggiatura,
specie nell'800: in questo periodo furono costruite ville splendide
con parchi e giardini (la più conosciuta è Villa Monastero,
visitabile da maggio a ottobre). Da Varenna si prende il treno che
ci riporterà a Lierna.
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